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Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

17/05/2001
SIENA - Parole e Musica - L'apparenza inganna di Thomas Bernhard - 21-29 maggio 2001
La Compagnia teatrale dei Magazzini, con la regia di Federico Tiezzi, porta a Siena L'apparenza inganna, uno dei testi più conosciuti e apprezzati di Thomas Bernhard.
Con questo appuntamento, l'Università di Siena ha scelto di chiudere la stagione culturale Parole e Musica offrendo uno spettacolo fuori dagli schemi del teatro classico.
La rappresentazione, dal contenuto intenso e suggestivo, sarà messa in scena in due dei palazzi storici nel cuore della città, il primo atto nell'aula Consiliare del Rettorato e il secondo atto nella sala di Palazzo Patrizi, dal 21 al 29 maggio alle ore 21 e, in replica, nei giorni 22, 24, 26, 28 maggio anche alle ore 18. In questo modo Federico Tiezzi ricostruirà quegli ambienti familiari e semplici richiesti dal testo di Bernhard. L'apparenza inganna, infatti, è il racconto di due solitudini, racchiuse nei corpi di due fratelli, in due appartamenti di Vienna. Sulla scena si confrontano Karl, le cui vesti saranno indossate dall'attore Sandro Lombardi, e Robert, impersonato da Massimo Verdastro. Sono entrambi anziani. Sono stati l'uno giocoliere e l'altro attore. Adesso sono in pensione e si fanno visita regolarmente, ogni martedì e ogni giovedì. Costruita seguendo un procedimento di alternanza tra monologhi e dialoghi, la vicenda prende spunto dal testamento scritto da Mathilde, la defunta moglie di Karl, che ha lasciato la casetta dei week-end non al marito ma al cognato. Si innesca, così, un meccanismo a catena che porta i due fratelli a escogitare ogni possibile pretesto per soddisfare quelli che sembrano essere, con definizione beckettiana, i bisogni del tormento.

Grazie ad una scrittura drammaturgia matura e di estrema chiarezza, emergono le psicologie, le amarezze e le euforie degli attori. E agli attori Bernhard offre, anche con questo testo, un combustibile straordinario. In uno stile asciutto e acido, il drammaturgo austriaco sciorina tutta una collezione di sofferenze e di dolori, con il risultato di raggiungere una sinistra, corrosiva comicità. Del resto, che i suoi testi fossero scritti e strutturati in modo perfetto per essere portati in scena lo dichiarava lui stesso. "Nell'oscurità tutto diventa più chiaro – sosteneva – Se si aprono i miei libri succede questo: bisogna immaginare di essere in teatro, aprendo la prima pagina si alza il sipario, compare il titolo, a poco a poco dal fondo buio escono le parole che lentamente si trasformano in avvenimenti di natura esteriore e inferiore".
Chiudendo l'ultima pagina cala il sipario. Così come Parole e Musica saluta il pubblico di studenti, docenti e personale universitario, al termine di una stagione ricca di soddisfazioni.
Considerata la particolarità dello spettacolo di Tiezzi, per ogni replica è previsto un massimo di settanta partecipanti che potranno prenotarsi, anche telefonicamente, presso l'ufficio Produzione Culturale, in via Sallustio Bandini n. 54 (tel. 0577/232172).



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