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Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

26/05/2005
SIENA - "David Grossman interviene all'Università di Siena"
Preoccupazione per un antisemitismo strisciante in Italia, amore per il nostro Paese, per la sua arte e la sua letteratura: con questi sentimenti lo scrittore israeliano David Grossman ha incontrato oggi pomeriggio, all'Università di Siena, un pubblico numeroso, che lo ha accolto insieme al rettore Piero Tosi. Tosi, in veste di presidente della Conferenza dei rettori universitari italiani, aveva incontrato proprio ieri il presidente dell'Unione delle comunità ebraiche Amos Luzzatto, per testimoniare la ferma condanna degli atenei contro l'antisemitismo. Il rettore ha rinnovato la condanna e ribadito l'impegno degli Atenei per isolare e combattere questi fenomeni, peraltro marginali.
"Gli Atenei sono per definizione il luogo del dialogo, dell'apertura a tutte le idee e a tutte le opinioni, il luogo della conoscenza dove non può esistere intolleranza" – ha detto Grossman -. Sicuramente gli episodi di intolleranza sono marginali, anche se sento che un pensiero antisemita esiste in Italia: lo percepisco dalle pagine di alcuni giornali, dai discorsi della gente che denotano una mancanza di conoscenza della cultura ebraica. Questo naturalmente non vuol dire che non si possa criticare Israele e la sua politica: anche io molto spesso lo faccio".
L'incontro con lo scrittore all'Università di Siena, organizzato nell'ambito del master in Lingua e cultura ebraica, è stato soprattutto l'occasione per parlare dei romanzi di Grossman, e del suo coraggio nell'affrontare temi scottanti e complessi: la realtà israeliana, i difficili rapporti con la Palestina. Tra i libri che sono stati citati dal giornalista Paolo Mauri, dal preside della facoltà di Lettere Gioachino Chiarini e dal professor Alon Altaras, "Il vento giallo" e "Un popolo invisibile", dedicati al sanguinoso conflitto israeliano-palestinese; "Vedi alla voce amore", l'opera di Grossman più famosa, dedicata alla Shoah vista con gli occhi dei bambini israeliani di oggi. Ma si è parlato anche di Grossman come abile scrittore e fine esploratore dell'animo umano e dei sentimenti più intimi: "Che tu sia per me il coltello" e "Col corpo capisco", l'ultimo libro tradotto in Italia, sono infatti romanzi coinvolgenti dedicati all'amore, all'erotismo, al risentimento, alla gelosia.

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