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Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

11/04/2005
SIENA - Stamattina la presentazione del saggio di Giovanni Buccianti
Approfondite ricerche in archivio e interviste con i protagonisti della scena politica internazionale per scoprire di più su una figura centrale della storia italiana recente: Enrico Mattei. L'ultimo libro di Giovanni Buccianti, professore presso il dipartimento di Scienze storiche, giuridiche, politiche e sociali dell'Università di Siena, si incentra proprio sulla vicenda di Mattei come personaggio centrale nella vita politica ed economica italiana, "un uomo straordinario, di rara intelligenza, che ha cercato con grande determinazione di assicurare risorse petrolifere all'Italia, perseguendo sempre l'interesse del Paese", ha detto lo stesso Buccianti.
Il libro "Enrico Mattei. Assalto al potere petrolifero mondiale", edito da Giuffrè, è stato presentato stamattina in una affollatissima aula della facoltà di Scienze politiche, dal rettore dell'Università di Siena Piero Tosi, dall'ambasciatore Sergio Romano, e da Matteo Pizzigallo, esperto di questioni petrolifere e professore presso l'Università di Napoli Federico II.
"Il libro è avvincente e leggibile come un romanzo, ma è anche un vero e proprio saggio storico - ha affermato Piero Tosi aprendo l'incontro -. Il lavoro di ricerca è stato sostenuto da vero scienziato, non soltanto con indagini d'archivio, ma anche attraverso interviste a personaggi della politica italiana. Sicuramente un esempio di rigore scientifico". Con questa analisi ha concordato Matteo Pizzigallo, che ha parlato di "un saggio critico, in tutti i sensi, teso ad analizzare la figura di Mattei senza esprimere giudizi di parte".
"La ricerca di Buccianti – ha affermato Sergio Romano - si traduce in un libro esemplare, per la capacità di seguire nelle sue molteplici diramazioni la trama complicata delle vicende politiche ed economiche dell'epoca. Ne emerge un ritratto reale di Mattei pieno di luci e ombre, perché in effetti la figura di Mattei è piena di pregi ma anche di difetti. Tra i meriti, da notare senz'altro il decisivo contributo all'autonomia della politica estera italiana, grazie anche alle straordinarie capacità anticipative di Mattei. Tra i demeriti, invece, la pesante interferenza nella politica estera italiana, condotta con troppa spregiudicatezza". Romano ha definito Mattei "grande corruttore, ben sapendo che Giovanni Buccianti non ha interpretato allo stesso modo la sua figura".
Da tutti sono state evidenziate, oltre alle ricerche negli archivi italiani e stranieri, le importanti interviste svolte da Buccianti ai protagonisti della scena politica ed economica di quegli anni, come Eugenio Cefis, ex presidente sia dell'Eni che della Montedison, il giudice Vincenzo Calia, che riaprì le indagini sulla morte di Mattei, l'ex ministro degli esteri francese Claude Cheysson.

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