09/04/2005
SIENA - La medicina transculturale e il rapporto medico-paziente immigrato
Il rapporto tra medico e paziente immigrato diventa oggetto di approfondimento all'Università di Siena. L'incontro con culture diverse, basato sulla 'comprensione' dell'altro, viene analizzato in una conferenza del dottor Salvatore Geraci, presidente della Società italiana di medicina delle migrazioni di Roma, già responsabile della Caritas italiana per quanto riguarda la sanità dell'immigrazione. L'incontro, previsto per martedì 12 aprile, è organizzato dal corso di formazione in "Medicina delle migrazioni, mediazione linguistico culturale e questioni bioetiche" dell'ateneo senese, diretto dalla professoressa Anna Coluccia. L'intervento del dottor Geraci si concentrerà principalmente sulle nuove esigenze di rapportarsi, in sanità, nei confronti dei pazienti stranieri, considerando le necessità dettata dalla società multietnica in cui viviamo oggi. L'approccio proposto dalla cosiddetta "medicina transculturale" è infatti quello di considerare il malato straniero come 'persona', prima ancora che come paziente, con un proprio bagaglio culturale, che può rivelarsi fonte di arricchimento per i medici e gli operatori sanitari. Il superamento dello "scetticismo del primo incontro" deve dunque, in quest'ottica, trasformarsi in qualcos'altro: soltanto il recupero dei processi di umanizzazione consente infatti di improntare il rapporto medico - paziente immigrato sulla reciprocità e sullo scambio culturale. Tra gli altri argomenti che saranno proposti durante la conferenza, sarà spiegata anche la differenza tra la medicina occidentale, basata sul concetto positivistico di malattia, attribuibile esclusivamente a cause fisiche, e la medicina di altre culture – come quella africana ad esempio – dove la malattia viene invece interpretata come effetto di disequilibrio all'interno della società di appartenenza.
La conferenza si svolgerà presso l'aula 17 del Complesso didattico del Polo scientifico di San Miniato, dalle 10 alle 13, per riprendere nel pomeriggio, dalle 14 alle 15.30. Per ulteriori informazioni tel. 0577 233223-233271.
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