08/04/2005
AREZZO - Parole&Musica ad Arezzo: in scena "Italiani cincali!", di e con Mario Perrotta
Tante storie, diverse ma in fondo tutte uguali. Storie di miseria, di umiliazione, di lontananza dalla propria casa, di diritti negati: sono le storie degli italiani cìncali, zingari, raccontate con passione da Mario Perrotta, nell'"orazione civile" che gli è valsa la finale del premio Ubu e il riconoscimento della Camera dei deputati.
Il monologo "Italiani cìncali!", incentrato sulla condizione dei minatori italiani emigrati in Belgio nel secondo dopoguerra, andrà in scena per Parole&Musica, la rassegna di cultura e spettacoli dell'Università di Siena, lunedì 11 aprile alle ore 17,30 al teatro della facoltà di Lettere e filosofia di Arezzo (viale Cittadini, Pionta).
Il testo, scritto dallo stesso Perrotta insieme a Nicola Bonazzi, si fonda sui racconti autentici degli emigrati, raccolti in un viaggio che gli autori hanno fatto attraverso il sud Italia e il Veneto, incontrando persone, cercando storie, ascoltando i racconti di tanti che non avevano mai parlato, forse per pudore o per il timore di non essere compresi.
Durante lo spettacolo,prodotto dalla compagnia Teatro dellArgine, si susseguono storie di viaggi – quasi delle deportazioni, nei treni speciali che andavano verso "la Belgicche" - di sfruttamento del lavoro, di morte: una percentuale fissa di morti ogni anno fino all'impennata di Marcinelle l'8 agosto del 1956, quando morirono 263 minatori, di cui 136 italiani nell'inferno delle gallerie sotterranee.
La Camera dei deputati, consegnando all'attore la targa commemorativa, ha riconosciuto "l'alto valore civile del testo e la straordinaria interpretazione che ricostruisce con assoluta fedeltà una parte della nostra storia che non possiamo dimenticare".
Perrotta, grande affabulatore, sa coinvolgere e affascinare il pubblico e lo spettacolo è un susseguirsi di emozioni. Perrotta parlerà del suo teatro in un incontro con gli studenti alle ore 14,30 (aula 3, ex palazzina Donne) e inaugurerà il corso "Le scritture del teatro", organizzato con la Fondazione Toscana Spettacolo e l'Azienda per il diritto allo studio di Siena.