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Università degli Studi di Siena
Ufficio Stampa
Comunicati stampa

21/03/2005
SIENA - Ricostruzione virtuale del colon e dei vasi sanguigni attraverso il software di ultima generazione Viatronix
Una tecnologia innovativa utilizzata, per la prima volta in Italia,
dal dipartimento di Scienze ortopedico riabilitative, radiologiche
e otorinolaringoiatriche dell'Università di Siena

La visualizzazione del colon e dell'intera rete dei vasi sanguigni in una ricostruzione virtuale precisa, a colori, archiviabile in digitale e consultabile anche a distanza, con un'analisi non invasiva: è possibile oggi grazie al software di ultima generazione Viatronix, in dotazione presso il dipartimento di Scienze ortopedico riabilitative, radiologiche e otorinolaringoiatriche dell'Università di Siena, che, unica struttura sanitaria in Italia, lo utilizza per le analisi diagnostiche in modo routinario.
Il software, acquisito nel 2001 grazie ad un considerevole contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, recentemente è stato implementato con gli ultimi aggiornamenti che permettono l'analisi del sistema vascolare e da settembre 2004 è utilizzato, per pazienti esterni e pazienti ricoverati al policlinico Le Scotte, per la diagnosi di patologie del colon retto e del sistema sanguigno.
L'obiettivo è quello di applicare questa tecnica di analisi su larga scala, introducendola come metodica di screening approvata dal Sistema sanitario nazionale.
La tecnologia è stata presentata questa mattina presso il polo didattico del policlinico Le Scotte dal rettore dell'Università di Siena Piero Tosi, dal vicepresidente della Fondazione Monte dei Paschi Gabriello Mancini e dal professor Pietro Terrosi Vagnoli, direttore della Radiologia del dipartimento di Scienze ortopedico-riabilitative, radiologiche e otorinolaringoiatriche. Le capacità di elaborazione del software sono state illustrate dal dottor Matteo Bellini per la colonscopia virtuale e dalla dottoressa Letizia Civeli per il sistema vascolare.
Ma come funziona concretamente la colonscopia virtuale? Il paziente si sottopone ad una Tac, dopo aver assunto un liquido di contrasto. Le informazioni acquisite dalla Tac vengono elaborate dal software, che è in grado di riconoscere i tessuti del colon, producendo immagini tridimensionali e a colori dei tessuti che si vogliono studiare.
L'immagine è una ricostruzione virtuale che permette di visualizzare alterazioni del colon senza ricorrere ad analisi invasive come la colonscopia strumentale, che viene fatta successivamente solo se si evidenzia il bisogno di effettuare una biopsia.
Attraverso il sofware Viatronix il colon può essere esplorato dall'interno ma anche dall'esterno, cosa non possibile con la normale colonscopia strumentale.
Per quanto riguarda i vasi sanguigni, questi possono essere visualizzati sia in modo tridimensionale che bidimensionale, nella loro struttura a rete, ma possono anche essere "srotolati", visualizzando il loro intero decorso su di un piano; inoltre si può "navigare" dentro le strutture vascolari e ottenere delle sezioni dell'immagine.
Il software viene utilizzato per lo studio vascolare dell'aorta, delle coronarie, delle arterie renali e degli arti inferiori, delle embolie polmonari, degli angiomi e delle malformazioni artero-venose.
Le elaborazioni vengono poi archiviate in digitale e al paziente si consegna un cd, che egli potrà mostrare al medico curante. Inoltre le immagini sono visibili dalla rete Internet, e questo permette di curare i pazienti attraverso la telemedicina.
Ad oggi sono stati studiati circa 100 pazienti per quanto riguarda il sistema sanguigno e circa 120 pazienti per quanto riguarda il colon.
Per prenotare l'esame, che deve essere prescritto dal medico specialista, bisogna contattare la segreteria TC (Tomografia computerizzata) al numero 0577 585705, orario 9.30-13.00/15.00-17.30 (dal lunedì al venerdì), 9.30-13.00 (sabato). L'esito dell'esame si ritira presso l'ufficio ticket, circa una settimana dopo l'esame.
In ogni caso l'opportunità di effettuare l'esame deve essere valutata insieme ai medici dell'equipe, in quanto il paziente durante la fase di acquisizione tomografica è sottoposto a radiazioni ionizzanti che possono far sconsigliare l'indagine in soggetti in età fertile.


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