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Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

02/03/2005
AREZZO - Disabilità: presentazione degli ultimi due libri di Stefania Guerra Lisi, ideatrice del metodo della Globalità dei linguaggi
"Il disabile è uno straniero tra noi. Parla, comunica, racconta di sé, del suo mondo, delle sue paure, delle sue gioie, ma con una lingua che noi non capiamo. Si sforza di spiegarsi, anche perché dipende da noi, ma poi lentamente abdica a questa tensione comunicativa e si ritira in un isolamento forzato, perché non capito". Così Stefania Guerra Lisi, ideatrice e caposcuola del metodo della Globalità dei linguaggi, introduce il libro "Il senso del non senso. Persona e handicap" scritto con Pier Giorgio Curti, psicologo e psicoterapeuta, un'opera che vuole essere un dizionario per iniziare un cammino verso il linguaggio dell'estraneità.
Il libro viene presentato venerdì 4 marzo alle ore 17,30 alla facoltà di Lettere e filosofia di Arezzo (viale Cittadini, aula 3), insieme al "Dizionario di musica nella Globalità dei Linguaggi", che Stefania Guerra Lisi ha scritto con Gino Stefani, semiologo e musicologo.
L'iniziativa è organizzata dall'ufficio Accoglienza disabili dell'Università di Siena, in collaborazione con la facoltà aretina, gli assessorati alla Cultura del Comune e della Provincia di Arezzo e la Nuova accademia del teatro d'arte (Nata).
La Globalità dei linguaggi è un metodo di comunicazione e di espressione verbale e non verbale fondato sull'uso dei cinque sensi e dei quattro elementi.
Per saperne di più su questo metodo e sulle iniziative promosse dal Centro nazionale sulla Globalità dei linguaggi, tra cui una scuola di MusicArTerapia, www.centrogdl.org.