22/02/2005
SIENA - L'intervento del rettore dell'Università di Siena Piero Tosi
"L'iter legislativo per la riforma dello status giuridico dei docenti è a un punto di svolta". Lo ha annunciato il rettore dell'Università di Siena, Piero Tosi, presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane, durante l'assemblea convocata questa sera nell'Ateneo senese dai ricercatori che fanno parte del coordinamento locale. "Le richieste che noi avanziamo da mesi – ha detto Tosi - sembrano ormai punti acquisiti, anche se nel prossimo futuro occorre essere vigili affinché il tutto non si traduca in un niente di fatto, o addirittura in un aggravamento della situazione. E' stato detto no alla legge delega, ma la materia sarà regolamentata da un normale decreto; non sarà abolita la distinzione tra tempo determinato e tempo definito; sono stati posti limiti al precariato dei ricercatori con un tetto massimo di due contratti a temine di due anni ciascuno; non sarà abolita la figura del ricercatore, che invece avrà il riconoscimento, in presenza dei titoli, del pieno ruolo docente".
"Esprimo la mia soddisfazione – ha continuato Tosi - per le prese di posizione del ministro durante la riunione della settima commissione della settimana scorsa, ma sono convinto che occorra essere attenti su molti aspetti. Innanzitutto, tutto quello che è stato annunciato sarà fattibile solo se ci sarà una copertura finanziaria. Non illudiamoci che sarà possibile fare tutto questo a costo zero. Poi, per quanto riguarda la posizione dei ricercatori, non vorrei che il permanere della loro figura fosse una sorta di condanna, senza che si profilino prospettive di avanzamento di carriera; d'altro canto, credo che una soluzione ope legis che promuovesse tutti, sia in presenza di titoli o meno, sarebbe ugualmente lesiva per coloro che hanno lavorato onorevolmente per tanti anni". Infine, ha concluso Tosi, "Se nell'incontro che ci sarà giovedì a Roma con il coordinamento dei ricercatori e poi tra Cun, Crui e Conferenza dei presidi, saremo in grado di raggiungere una posizione unitaria, non credo che i contenuti legislativi potranno andare in altra direzione. In tutto questo tempo è stata importante la pressione esercitata dai ricercatori, basata sul dialogo. Se continueremo a lavorare insieme su questi punti, mantenendo la nostra unità, riusciremo a raggiungere un importante risultato".
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