Università degli Studi di Siena Comunicati stampa

04/01/2005
AREZZO - Un modulo professionalizzante gratuito per diventare "Esperti di relazioni educative"
Un modulo professionalizzante gratuito per diventare esperti nelle relazioni educative. Lo organizza il corso di laurea in Scienze dell'educazione e della formazione della facoltà di Lettere e filosofia di Arezzo dell'Ateneo senese. Possono frequentarlo tutti gli studenti iscritti alle università toscane presentando la domanda entro il 21 gennaio.
Il corso è finanziato con risorse del Fondo sociale europeo assegnate alla Regione Toscana, ente che rilascerà la certificazione della qualifica professionale di "Esperto nelle relazioni educative". Questa nuova figura potrà proporsi come consulente o operare direttamente in tutti gli ambiti in cui siano in primo piano le problematiche delle relazioni educative come, solo per fare qualche esempio, in ambito parentale (affidamento, adozione ecc.), nei settori del disagio giovanile (anoressia bulimia, violenze e abusi sui minori), delle tossicodipendenze e in tanti altri campi. "La preparazione offerta dal corso accrescerà le opportunità occupazionali nelle diverse strutture interessate", dice la coordinatrice del modulo Rossana Cuccurullo, "tra cui enti locali, istituzioni pubbliche e private, agenzie formative, cooperative sociali, associazioni, onlus, società di consulenza e servizi, scuole".
Saranno ammessi 18 partecipanti che seguiranno un percorso articolato in 600 ore di cui 200 di stage. I crediti formativi conseguiti potranno essere riconosciuti nell'ambito dei corsi di laurea frequentati dagli iscritti.
Le domande devono essere presentate entro le ore 13 del 21 gennaio (non farà fede la data del timbro postale) presso la segreteria del dipartimento di Scienze umane e dell'educazione in viale Cittadini 33 ad Arezzo (Pionta, Palazzina dell'Orologio, tel. 0575 926286-3-4).
Altre informazioni e la domanda di partecipazione sono disponibili sul web all'indirizzo www.unisi.it/IRF. E' prevista una prova di ammissione e almeno il 70 per cento dei posti sarà riservato a donne.