24/09/2004
SIENA - La vita in prestito. Debito, dipendenza e lavoro
"La vita in prestito" è quella che centinaia di migliaia di uomini, donne e bambini nel Sud del mondo danno ogni giorno in cambio di condizioni di lavoro insostenibili, di salari inesistenti, di diritti confiscati. Questo "baratto" è una triste realtà che esiste soprattutto in Asia e in Africa, dove i rapporti di dipendenza personali e i debiti forzosamente contratti legano soggetti deboli a datori di lavoro senza scrupoli, talvolta semplici intermediari di grandi e noti marchi internazionali.
Questo delicato tema è al centro di un confronto che si sta svolgendo, fino a domenica 26 settembre, presso la Certosa di Pontignano, a Siena. Studiosi italiani e stranieri, con un bagaglio culturale e orizzonti antropologici e storici diversi, espongono le proprie idee su come e quanto fattori sociali come il debito, la dipendenza e il lavoro possano sminuire, fino a cancellare del tutto, il valore della vita umana. Il convegno è promosso nell'ambito del programma di ricerca ministeriale "Forme della dipendenza nella transizione culturale" al quale partecipano gruppi di ricerca delle università di Siena, Urbino, Vercelli, Modena e Reggio Emilia. Per l'Università di Siena interverranno i professori Pier Giorgio Solinas, Armando Cutolo e Simona Morganti, del dipartimento di Filosofia e scienze sociali.
Domani, sabato 25 settembre e domenica, a partire dalle ore 9.30, si susseguiranno relazioni e approfondimenti sulla situazione delle donne e dei minori in Africa e in Asia, toccando gli argomenti della prostituzione, del matrimonio forzato e dello sfruttamento del lavoro femminile.
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