10/08/2004
SIENA - Pubblicato uno studio ambientale eseguito dall'Università di Siena
Sono stati resi noti i risultati dello studio ambientale eseguito dal dipartimento di Scienze ambientali dell'Università di Siena, sotto la direzione scientifica del professor Francesco Riccobono, sull'area sarda dove sorgono i poligoni di Perdasdefogu e Capo San Lorenzo.
Nelle considerazioni conclusive sullo studio condotto - a seguito di un incarico formale al Dipartimento senese da parte del ministero della Difesa nel dicembre 2002 – con l'obiettivo di misurare i livelli di uranio, in particolare di uranio impoverito, presenti nell'area, si legge: "I risultati delle analisi isotopiche hanno confermato l'assenza di apporti non naturali dell'elemento nel suolo. Elementi chimici di rilievo tossicologico quali: arsenico, piombo, antimonio, cadmio ed, in minor misura, zinco e rame, presentano, invece, contenuti non di rado superiori alla norma e talora decisamente anomali nel suolo di questa regione. Questi valori anomali sono concentrati in zone del territorio del Salto di Quirra palesemente interessate da una diffusa circolazione di fluidi idrotermali che, localmente (i.e., zone di Baccu Locci, Mt. s'Ollasteddu, Sa Lilla, etc…), hanno comportato la formazione di concentrazioni metallifere anche apprezzabili. L'area maggiormente anomala, specialmente per arsenico, è quella su cui insiste la vecchia miniera di Baccu Locci, dove le concentrazioni dell'elemento·nel suolo raggiungono valori superiori ai 3000 mg·kg-1, vale a dire qualche centinaio di volte i valori attesi (vedi anche le carte geochimiche allegate).
Le acque naturali analizzate (sia quelle di deflusso superficiale che quelle sotterranee) hanno fornito valori rassicuranti riguardo tutti gli elementi in traccia dosati, con la notevole eccezione delle acque di deflusso del sistema idrografico Rio Baccu Locci - Rio Corr' e Cerbo. In questo sistema fluviale, che è pesantemente influenzato dai lavori minerari di Baccu Locci, sono stati misurati contenuti, anche molto elevati, di elementi pesanti particolarmente pericolosi quali arsenico e cadmio. Nelle aste fluviali del sistema idrografico ora nominato appare assolutamente preoccupante la concentrazione di arsenico ed altri elementi tossici, che si registra nei sedimenti depositati dai corsi d'acqua. Lungo il Rio Baccu Locci sono stati misurati nei sedimenti di overbank contenuti di arsenico decisamente allarmanti (oltre il 10 % di arsenico), in conseguenza della improvvida pratica, perpetuata per molti anni, di scaricare nell'alveo di questo corso d'acqua i rifiuti dell'attività mineraria. Vari campioni di specie vegetali, sia spontanee che coltivate, prelevate nel bacino del Rio Baccu Locci - Rio Corr' e Cerbo, indicano un trasferimento, talora rilevante, di elementi tossici (arsenico, cadmio e piombo) alle parti eduli per l'uomo o pascolate dal bestiame. Il biomonitoraggio dell'area di studio, messo in atto a mezzo di indicatori di riconosciuta significatività quali i licheni epifiti , ha dato delle risposte in linea con le risultanze complessive della campagna geochimica. Le zone dei Poligoni Militari e buona parte dell'intero territorio studiato possono essere accreditati, sulla base dei dati acquisiti, di un'ottima qualità dell'aria. Le aree interessate da attività mineraria pregressa e quelle limitrofe in qualche modo coinvolte (a causa del trasporto degli inquinanti da parte delle acque di deflusso e dell'azione eolica) segnalano, invece, un certo grado di peggioramento della qualità dell'aria di conserva a quanto osservato per gli altri comparti ambientali".
Lo studio è stato effettuato da ricercatori del dipartimento di Scienze ambientali dell'Università di Siena e del dipartimento di Scienze della terra dell'Università di Cagliari su oltre 1500 campioni raccolti nell'area studiata, tra cui suolo, acque naturali, vegetali spontanei e coltivati, licheni epifiti. Per un controllo interlaboratorio le analisi sono state condotte a Siena nella sezione dipartimentale di Geochimica ambientale, nel dipartimento di Cagliari e presso Acme Analytical Laboratories Ltd. Di Vancouver in Canada.
L'intera relazione è pubblicata sul sito del ministero della Difesa, www.difesa.it .
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