Intellettuali, semiologi e grandi firme del giornalismo europeo insieme per la giornata finale della settimana dedicata al cinquantenario dalla nascita del settimanale francese Le Monde Diplomatique. Domani mattina, alle 10.30, Omar Calabrese dell'Università di Siena, Paolo Fabbri e Ugo Volli dell'Università di Bologna dibatteranno con Ignacio Ramonet, direttore di Le Monde diplomatique sul tema "Semiologia della globalizzazione: geopolitica e comunicazione dopo l'11 settembre". Nel
corso del dibattito, che verrà introdotto da Maurizio Bettini e coordinato da Giovanni Manetti, si cercherà di capire in che modo la tragedia delle torri gemelle abbia costituito uno spartiacque, non soltanto secondo una prospettiva storica, economica e culturale, ma anche per l'elaborazione di nuove forme dell'egemonia e del controllo politico. Ignacio Ramonet parteciperà anche al convegno del pomeriggio, alle 17.30, su un tema caro al suo settimanale: "Forme e linguaggi della politica globalizzata". Il direttore de Le Monde diplomatique condurrà una riflessione su questo argomento, discutendo con due intellettuali italiani: da una parte, Rossana Rossanda, nota per il suo impegno come antifascista e per essere stata tra le fondatrici de "Il Manifesto"; dall'altra, lo scrittore Antonio Tabucchi, scrittore e docente di letteratura portoghese presso la facoltà di Lettere del nostro ateneo, che dalle pagine del quotidiano Le Monde è più volte intervenuto su temi di natura storica e politica. L'incontro sarà presentato da Maurizio Boldrini.
Al termine del dibattito, nel cortile del Rettorato, si esibiranno in un concerto i cori dell'Università di Siena e dell'Università di Perugia.