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Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

18/05/2004
SIENA - Intellettuali, non una voce?
"Il mondo degli intellettuali italiani è in declino". Questa è la provocazione, o la denuncia, giunta attraverso le pagine dell'Unità il 18 febbraio scorso. A sollevarla, lo studioso di letteratura Romano Luperini, docente di Filologia e critica della letteratura all'Università di Siena. La questione aperta dallo studioso in questi mesi è stata ampiamente affrontata sul quotidiano. A Luperini hanno risposto tra gli altri, con diversi accenti e tematiche, gli scrittori Roberto Cotroneo e Aldo Busi, lo scrittore Beppe Sebaste, il poeta Lello Voce.
Il dibattito continua ora nelle aule dell'Università: venerdì 21 maggio, alle ore 17, presso l'aula Magna storica del Rettorato, in via Banchi di sotto, 55, si svolgerà infatti l'incontro intitolato "Intellettuali, non una voce?", il cui punto di domanda lascia le porte aperte ad una discussione varia e complessa. Al dibattito, promosso da Romano Luperini, interverranno Maurizio Boldrini, Andrea Cortellessa e Giulio Ferroni.
Luperini, nell'articolo "Intellettuali, non una voce", lamentava la caduta della presenza, nell'attuale situazione politica e culturale italiana, di una voce forte e netta degli intellettuali. Trent'anni fa – sosteneva il docente - personaggi come Calvino, Pasolini, Fortini, Sciascia, Fo, Sanguineti, Fellini avevano una funzione pubblica, essendo realmente protagonisti del dibattito letterario, non solo in Italia, ma sulla scena internazionale della cultura.
Il dibattito che si è svolto sulle pagine dell'Unità si muove su due differenti linee di pensiero, che vedono rispettivamente la società contemporanea caratterizzata da un pensiero debole e da scrittori assenti o, viceversa, fertile terreno di espressione e discussione.
In Ateneo, venerdì prossimo, si confronteranno queste due diverse posizioni.

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