ARCHIVIO
 
Università degli Studi di Siena
Ufficio Stampa
Comunicati stampa

24/03/2004
AREZZO - Master in "Procedure stragiudiziali di soluzione delle controversie", sabato la cerimonia di chiusura della prima edizione

Se uno dei maggiori problemi della giustizia italiana è la sua lentezza, con il master in "Procedure stragiudiziali di soluzione delle controversie" la facoltà di Giurisprudenza si è posta all'avanguardia nell'ultimo anno nella formazione di nuovi professionisti, arbitri e mediatori, capaci di agevolare accordi e risolvere conflitti ricorrendo a vie alternative alla giustizia ordinaria. Preferendo queste nuove procedure, definite appunto "stragiudiziali" e sollecitate da numerose normative comunitarie e nazionali, soggetti pubblici o privati decidono di gestire in modo non contenzioso i loro interessi, risolvendo così rapidamente le più svariate controversie.
La cerimonia conclusiva della prima edizione del master, organizzato con la Camera di Commercio di Arezzo e il Polo universitario aretino, si terrà sabato 27 marzo alle ore 10,30, presso la Facoltà di Giurisprudenza in via Mattioli 10 a Siena. Ai neodiplomati verranno consegnati un attestato e una copia del volume "La via della conciliazione", primo manuale italiano sulla conciliazione negoziale edito da IPSOA e curato da Unioncamere Toscana. Interverranno il preside della facoltà Vittorio Santoro e il direttore del master Giovanni Cosi.
"L'arbitro, e soprattutto il mediatore - il tecnico neutrale agevolatore dell'accordo e solutore dei conflitti tra le parti - sono ormai da tempo figure professionali autonome e consolidate nei paesi dell'area di common law", spiega il professor Cosi. "Sempre più numerosi sono i professionisti, soprattutto giuristi, che affiancano alle loro competenze tecniche classiche gli strumenti 'alternativi' di soluzione delle controversie, trovando ulteriore qualificazione e opportunità professionali".

La Commissione europea sta producendo Raccomandazioni agli Stati Membri per la formazione della figura professionale dei mediatori in funzione preventiva della conflittualità tradizionale e deflattiva dei carichi della giustizia ordinaria (Raccomandazioni 98/257/CE e 01/310/CE, cui si è aggiunto recentemente il 'Libro Verde' della Commissione Europea sulla diffusione dei metodi ADR). In Italia la normativa in materia interessa le Camere di Commercio e i loro servizi di conciliazione: (leggi n. 580/93, n. 192/98, n. 281/98). La recente riforma del diritto societario (G.U. n. 17 del 22.01.03) prevede il ricorso a strumenti di conciliazione. E' in fase di approvazione il progetto di legge n. 2463 recante "Norme per la promozione della conciliazione stragiudiziale professionale", che individua tre soggetti legittimati ad offrire servizi di conciliazione: Camere di commercio, Camere di conciliazione da istituire presso i tribunali e società private di conciliazione.
La collaborazione tra la Camera di Commercio di Arezzo e l'Ateneo si inserisce pertanto in questo quadro, con un master che si propone come punto di riferimento qualitativo per gli standard di formazione di questa nuova figura professionale, in sintonia con quanto prevede il regolamento per la costituzione e la registrazione delle società di conciliazione recentemente licenziato dalla Commissione Vietti.

Intanto sono già iniziate presso la Camera di Commercio di Arezzo le lezioni della seconda edizione del master, che in autunno si svolgerà anche presso il Polo universitario grossetano, in convenzione con la Camera di Commercio di Grosseto.