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Università degli Studi di Siena
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04/04/2001
AREZZO - Il corpo nelle culture metropolitane. Seminario di studi ad Arezzo
Dal tatuaggio al piercing, dalla body-art al rapporto tra tecnologia e moda: come le culture metropolitane hanno fatto del corpo il tema fondante dell'estetica?
Con il titolo "Quando il corpo fa senso", giocando così tra attrazione e repulsione del significato, il seminario di studi organizzato dalla facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo si propone di approfondire un argomento che da tempo è oggetto di ricerca in particolare negli Stati Uniti, ma che in Italia rappresenta un'assoluta novità.
Il seminario, promosso dalla cattedra di Linguistica generale del professor Piero Ricci, si terrà venerdì 6 aprile presso la sede universitaria del Pionta (aula 1) e avrà inizio alle ore 10.
Da una concezione del corpo considerato solo da un punto di vista anatomico, sanitario o cosmetico si arriva, pertanto, ad una nuova centralità del corpo, persa già dal Rinascimento, riproposta oggi in particolare dal pensiero femminile.
Partecipano al seminario, che non trascurerà di analizzare anche l'immagine del corpo diffusa dai protagonisti del "Grande Fratello", numerose studiose: nella mattina sono previsti gli interventi di Patrizia Calefato dell'Università di Bari, di Rossana Buono dell'Università di Siena e di Daniela Sbriscia dell'Università di Urbino; nel pomeriggio, a partire dalle ore 15, seguiranno gli interventi di Grazia Tiezzi ed Elena Bonelli dell'Università di Siena e Betti Marenko dell'University East London. Concluderà i lavori del seminario Piero Ricci.