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Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

08/03/2004
SIENA - L'identità dei pellegrini medievali e l'entità dei loro averi: lo svela "Il libro del pellegrino 1382-1446"
Ora conosciamo i volti, il colore degli occhi e dei capelli, i nei e ogni segno di riconoscimento dei pellegrini che, nel medioevo, cercavano assistenza e alloggio nello "Spedale" del Santa Maria della Scala di Siena. Quei pellegrini, schedati minuziosamente dal frate responsabile in un registro, non sarebbero più tornati. Andavano in pellegrinaggio a Roma, e seguendo la via Francigena, da ogni angolo d'Europa, si fermavano a Siena, dove lasciavano in custodia i propri beni. "Il libro del pellegrino" è il registro nel quale l'identità dei viaggiatori e l'entità dei beni depositati veniva annotata: ora il documento, che raccoglie solo i nomi dei viaggiatori che non fecero rientro, è stato interpretato, trascritto e pubblicato grazie al lavoro paziente della professoressa Patrizia Piccinni, del dipartimento di Storia dell'Università senese.
La pubblicazione si intitola "Il libro del pellegrino (Siena, 1382-1446): affari, uomini, monete nell'ospedale di Santa Maria della Scala" e contiene un saggio della Piccinni sulle pratiche di riconoscimento in uso fin dall'antichità, oltre a un saggio della professoressa Lucia Travaini, studiosa di numismatica e docente dell'Università statale di Milano. Il libro sarà presentato giovedì 11 marzo alle ore 17 alla Cappella del Manto, nell'antico ospedale del Santa Maria della Scala, oggi complesso museale.
"Ho rintracciato il registro, che era allegato in modo errato a documenti settecenteschi, nell'archivio di Stato di Siena – spiega Gabriella Piccinni -. Ho capito subito che si trattava di un documento eccezionale: prima di tutto documenta l'attività bancaria, e non solo assistenziale, che si svolgeva in questi antichi ospedali, poi fornisce descrizioni dettagliatissime dei viaggiatori, e quindi documenta i sistemi di riconoscimento utilizzati nel medioevo, quando ovviamente non esistevano fotografie e carte d'identità. Inoltre vengono decritti tutti i beni depositati dai pellegrini, tra cui una grande quantità di monete provenienti da tutta Europa, alcune identificate per la prima volta. Questo testimonia la grande importanza in ambito europeo dello Spedale di Santa Maria della Scala ".
Alla presentazione del libro, edito da Liguori, parteciperanno Maurizio Bettini, del dipartimento di Studi classici dell'Ateneo di Siena, Philippe Braunstein, dell'École des Hautes Études
en Sciences Sociales di Parigi, Giovanni Cherubini dell'Università di Firenze.

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