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Università degli Studi di Siena
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11/02/2004
AREZZO - Master in procedure stragiudiziali di soluzione delle controversie. Nuove professionalità per decongestionare l'amministrazione della giustizia
Se uno dei maggiori problemi della giustizia italiana è la sua lentezza, il master dell'Università di Siena in "Procedure stragiudiziali di soluzione delle controversie", organizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Arezzo, si propone di formare nuove professionalità capaci di agevolare accordi e risolvere conflitti ricorrendo a vie alternative alla giustizia ordinaria. Preferendo queste nuove procedure, definite appunto "stragiudiziali", soggetti pubblici o privati decidono di gestire in modo non contenzioso i loro interessi, risolvendo rapidamente le più svariate controversie.
"L'arbitro e soprattutto il mediatore sono figure professionali che operano ormai da molti anni nei paesi anglosassoni e soprattutto negli Stati Uniti", dice il direttore del master Giovanni Cosi; "da tempo anche la Commissione europea sollecita la formazione dei mediatori, al fine di prevenire la conflittualità tradizionale e deflazionare i carichi di lavoro della giustizia ordinaria".
Il master, promosso dalla facoltà di Giurisprudenza, offrirà una competenza conciliativa in tutti i campi del diritto; i corsi, teorico-giuridici ma soprattutto tecnico-pratici, prevedono un'ampia parte dedicata alla sperimentazione e all'applicazione simulata degli strumenti di soluzione conflittuale.
Strumenti che frequentemente vengono applicati alle controversie che sorgono nei rapporti economici. "La Camera di Commercio di Arezzo, che come tutti gli enti camerali svolge per legge un ruolo istituzionale nel campo della 'giustizia alternativa' nel settore commerciale", dice il presidente Pietro Faralli, "partecipando a questa iniziativa vuole promuovere il ricorso da parte delle imprese e dei privati agli strumenti dell'arbitrato e della conciliazione che possono dare certezze in tempi brevi e a costi contenuti".
I contenuti dei corsi, teorico-giuridici ma soprattutto tecnico-pratici, prevedono un'ampia parte dedicata alla sperimentazione e all'applicazione simulata degli strumenti di soluzione conflittuale.
Il master è annuale e attribuisce 60 crediti formativi universitari.
I corsi avranno inizio nel mese di marzo e si svolgeranno presso la Camera di Commercio di Arezzo nei fine settimana tra marzo e maggio e tra settembre e novembre. Il percorso di studio si articola in lezioni teoriche, teorico-pratiche, studio individuale, esercitazioni, stage.
Possono essere ammessi 40 partecipanti in possesso del diploma di laurea in Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economia e Commercio, Scienze dell'Educazione o che abbiano già conseguito la laurea triennale nelle classi 2, 3, 6, 11, 14, 15, 17, 18, 19, 28, 29, 31, 34, 35, 36, oltre ai diplomati universitari in consulenti del lavoro.
Nell'eventualità in cui il numero degli iscritti fosse inferiore a 40 potranno essere ammessi al master, in base alla valutazione del curriculum, candidati con un diverso titolo di laurea, ma con un'esperienza pratico-professionale presso centri, associazioni o servizi di assistenza a persone in conflitto.
Le domande di ammissione al master dovranno essere consegnate o fatte pervenire entro il 21 febbraio 2004 all'ufficio Formazione post-laurea dell'Università di Siena, via Bandini, 25 Siena ( tel. 0577 232327). La tassa di iscrizione è di €1500.
Ulteriori informazioni e il bando possono essere reperiti all'indirizzo: www.unisi.it/did/cperf/master.htm.
L'eventuale prova di selezione si svolgerà il 6 marzo 2004 presso la Camera di Commercio di Arezzo.