14/11/2003
SIENA - Vincitori, vinti e usi politici del passato. Convegno, 18-19 novembre 2003
Si può parlare di passati «sconfitti» o «vittoriosi» nella storia? Esistono, tra «vincitori» e «vinti», differenti modalità di identificazione con il passato? E quanto tale identificazione influisce sulla costruzione delle reciproche identità?
Sono solo alcune delle questioni sollevate dalla tematica dell'incontro che si terrà il 18 e 19 novembre prossimi, all'Università di Siena, organizzato dalla Scuola superiore di Studi umanistici dell'Ateneo senese.
L' incontro internazionale ha per titolo Vincitori, vinti e usi politici del passato, si terrà al Graduate College Santa Chiara, in via Valdimontone, 1, e vi partecipano, tra gli altri, Maurizio Bettini, Marcello Flores, Luciano Canfora e Umberto Gentiloni.
Si tratta dell'evento di apertura del nuovo anno accademico della Scuola superiore di Studi umanistici dell'Università di Siena che l'anno scorso è stata inaugurata alla presenza del celebre filosofo Jean Boudrillard.
Il convegno dei prossimi giorni tratterà del dibattito storiografico sull'uso pubblico della storia, un argomento che fin dagli anni Ottanta continua a suscitare interesse e attenzione. Non solo presso un'opinione pubblica letteralmente investita dalle semplificazioni mediatiche del passato; ma anche nel mondo degli addetti ai lavori, impegnato nella promozione di nuove ricerche e nell'approfondimento degli strumenti di analisi di tali fenomeni.
I più recenti approcci agli usi politici del passato sono contraddistinti – in primo luogo – da una dimensione di lungo periodo assente nelle precedenti stagioni storiografiche. Oggetto dell'analisi non sono più, e prevalentemente, le manipolazioni pubbliche degli eventi contemporanei, bensì le forme di rivisitazione politica di tutto il passato, a partire da quello più remoto.
Negli ultimi anni, si è inoltre affermata una maggiore sensibilità ai molteplici linguaggi (visivi, monumentali, architettonici, rituali) dell'uso politico; sensibilità che ha inaugurato un dialogo e un confronto interdisciplinare originali e inediti. Si è cominciato a prestare – infine – una maggiore considerazione alle «distorsioni» cui il passato viene sottoposto e ai meccanismi di tali distorsioni come anche alle loro evoluzioni e mutazioni nel tempo.
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