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Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

30/09/2003
SIENA - Peptidi di sintesi aprono la strada per la creazione di nuovi farmaci
Una nuova strada per la creazione di farmaci biotecnologici naturali, attraverso peptidi di sintesi di origine organica dimostratisi particolarmente resistenti, si è aperta grazie al lavoro di un gruppo di ricerca dell'Università di Siena. Finora infatti, la principale difficoltà di utilizzo dei peptidi in terapia era determinata dalla loro estrema fragilità, una volta introdotti nell'organismo.
La scoperta del gruppo dell'Università di Siena permette di superare questo fondamentale problema.
Un gruppo di ricerca formato dai laboratori di Biotecnologie molecolari e Biotecnologie cellulari del dipartimento di Biologia molecolare e dalla sezione di Farmacologia del dipartimento di Neuroscienze dell'Ateneo senese ha infatti dimostrato che una particolare metodica di sintesi permette di creare in laboratorio peptidi - vale a dire, piccole proteine o frammenti di proteine - che, immessi nella circolazione sanguigna, resistono a lungo, a differenza di quelli non modificati.
La scoperta è oggetto di un brevetto recentemente depositato dalla nostra Università e di un lavoro scientifico che sarà prossimamente pubblicato sulla importante rivista internazionale Journal of Biological Chemistry. Questi nuovi peptidi, che hanno una particolare forma ramificata, potranno essere impiegati in particolari terapie, ad esempio per alcune patologie causate, appunto, da squilibri peptidici, che fin ora era difficile riequilibrare attraverso l'uso delle sostanze naturali carenti, e per la creazione di nuovi farmaci.
I peptidi sono da anni oggetto di studio per la costruzione di farmaci biotecnologici, perché la loro selettività e relativa facilità di sintesi li rende adatti per costruire molecole specifiche, ad esempio per colpire determinate cellule tumorali. Questa scoperta dei ricercatori senesi segna dunque un punto di svolta verso nuove terapie.
Il prossimo passo sarà la collaborazione con enti di ricerca e aziende, per avviare la sperimentazione farmaceutica e sondare le applicazioni terapeutiche di questa importante scoperta, che conferma Siena all'avanguardia nel campo delle biotecnologie.


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