Università degli Studi di Siena Comunicati stampa

03/09/2003
SIENA - Scienze della comunicazione: sono oltre 400 le domande di ammissione al corso
Mentre il corso di laurea in Scienze della comunicazione sceglie di eliminare il numero chiuso in quasi tutte le Università italiane, Siena conferma la sua posizione con oltre 400 domande di partecipazione al test di ammissione al suo corso. Con 250 posti disponibili, il numero programmato, che poteva risultare poco attraente nei confronti dei neodiplomati, si è confermato come scelta di qualità, a garanzia di un percorso di studio dove il rapporto tra docenti e studenti e tra strutture e studenti è assolutamente vantaggioso.
"Abbiamo scelto di correre il rischio di essere impopolari – ha detto il professor Marcello Flores, presidente del corso di laurea – per mantenere il livello di qualità standard indispensabile a garantire la fruibilità per gli studenti di aule e laboratori. La nostra qualità è confermata anche dai molti studenti che si iscrivono da noi trasferendosi da altre Università".
Secondo Omar Calabrese, direttore del dipartimento di Scienze della comunicazione dell'Università di Siena, "la politica espansiva che hanno perseguito molti dei sessantaquattro corsi, facoltà comprese, che vi sono in Italia non è condivisibile. Il pregio di questo corso di laurea in Scienze della comunicazione – aggiunge Calabrese – è quello di aver sempre contato su un rapporto tra laureati e occupazione molto positivo. In questo modo si rischia invece di invertire la tendenza".
Ma come sono le prospettive di lavoro per i laureati in Scienze della comunicazione dell'Università di Siena? "Noi stiamo puntando – dice Flores – su corsi ampi e interdisciplinari che preparino i giovani all'inserimento nelle aziende grazie alle capacità di interagire con vari ambiti del vasto campo della comunicazione. Per questo manteniamo un profilo di qualità: uno dei nostri obiettivi sul piano organizzativo è quello di fare in modo di coordinare bene le lauree triennali con i percorsi biennali specialistici".
Scienze della comunicazione: una scelta di qualità che premia
Sono oltre 400 le domande di ammissione al corso a numero chiuso dell'Università di Siena

Mentre il corso di laurea in Scienze della comunicazione sceglie di eliminare il numero chiuso in quasi tutte le Università italiane, Siena conferma la sua posizione con oltre 400 domande di partecipazione al test di ammissione al suo corso. Con 250 posti disponibili, il numero programmato, che poteva risultare poco attraente nei confronti dei neodiplomati, si è confermato come scelta di qualità, a garanzia di un percorso di studio dove il rapporto tra docenti e studenti e tra strutture e studenti è assolutamente vantaggioso.
"Abbiamo scelto di correre il rischio di essere impopolari – ha detto il professor Marcello Flores, presidente del corso di laurea – per mantenere il livello di qualità standard indispensabile a garantire la fruibilità per gli studenti di aule e laboratori. La nostra qualità è confermata anche dai molti studenti che si iscrivono da noi trasferendosi da altre Università".
Secondo Omar Calabrese, direttore del dipartimento di Scienze della comunicazione dell'Università di Siena, "la politica espansiva che hanno perseguito molti dei sessantaquattro corsi, facoltà comprese, che vi sono in Italia non è condivisibile. Il pregio di questo corso di laurea in Scienze della comunicazione – aggiunge Calabrese – è quello di aver sempre contato su un rapporto tra laureati e occupazione molto positivo. In questo modo si rischia invece di invertire la tendenza".
Ma come sono le prospettive di lavoro per i laureati in Scienze della comunicazione dell'Università di Siena? "Noi stiamo puntando – dice Flores – su corsi ampi e interdisciplinari che preparino i giovani all'inserimento nelle aziende grazie alle capacità di interagire con vari ambiti del vasto campo della comunicazione. Per questo manteniamo un profilo di qualità: uno dei nostri obiettivi sul piano organizzativo è quello di fare in modo di coordinare bene le lauree triennali con i percorsi biennali specialistici".