29/05/2003
AREZZO - Camillo Brezzi eletto preside della facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo
Il professor Camillo Brezzi è il nuovo preside della facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo dell'Università di Siena.
Lo ha eletto questa mattina, a maggioranza assoluta dei suoi componenti, il Consiglio di facoltà, a cui hanno partecipato anche i ricercatori e gli assistenti di ruolo ad esaurimento.
Grande partecipazione al voto, con 89 votanti su 99 aventi diritto (di cui 90 docenti e 9 studenti). Camillo Brezzi ha ottenuto 70 preferenze, le schede bianche sono state 13, quelle nulle 3.
Camillo Brezzi, che prenderà il ruolo ricoperto dal 1993 da Ferdinando Abbri, entrerà in carica con il prossimo anno accademico, a novembre 2003, per un mandato che durerà tre anni.
"Il mio impegno sarà quello di operare in una linea di continuità rispetto alla presidenza di Abbri", ha commentato subito dopo l'elezione Camillo Brezzi. "In questi anni la facoltà è cresciuta, sia sul piano dell'offerta didattica, con un numero sempre maggiore di corsi, sia sul piano edilizio, come dimostra il completamento del campus del Pionta. Si tratta di risultati importanti che dovremo consolidare. La tendenza all'aumento delle iscrizioni, che si registra ormai da tempo, sollecita lo sviluppo e la qualificazione dei servizi per gli studenti e in generale di tutti i servizi di supporto alla didattica e alla ricerca".
Ordinario di Storia contemporanea presso la facoltà aretina dal 1980, Camillo Brezzi insegna ad Arezzo dal 1973. E' direttore del Dipartimento di Studi storico-sociali e filosofici dell'Università di Siena dal 2001, incarico che aveva già ricoperto alla fine degli anni Ottanta. Già membro del Consiglio di Amministrazione, dal 1991 al 1994 è stato pro-rettore dell'Università di Siena. Attualmente è assessore ai Beni e alle attività culturali e al Turismo della Provincia di Arezzo.
"Quest'ultima esperienza nel governo della Provincia", ha proseguito Brezzi, "mi ha permesso di far conoscere meglio agli amministratori locali l'importanza e le potenzialità del nostro Ateneo e, in particolare, della facoltà: credo che saranno fondamentali i rapporti con le istituzioni pubbliche, le scuole e le imprese soprattutto per realizzare attività di formazione sempre più adeguate alle richieste mercato del lavoro".
Nel suo programma Brezzi guarda con attenzione alla realtà locale, ma non dimentica le relazioni internazionali: "Non dovrà mancare il dialogo e il confronto con le altre università europee, sia nel campo scientifico, sia in quello dell'insegnamento", ha concluso. Tra i progetti più ambiziosi c'è anche quello di un 'parco scientifico-umanistico' dove si possano concentrare le attività di ricerca e avviare attività lavorative.