21/03/2001
SIENA - Parole & Musica Il Maestro e Margherita Suggestioni multietniche e sperimentazione teatrale
Dare spazio alle sperimentazioni e parlare ai giovani attraverso linguaggi inconsueti è uno dei meriti della rassegna Parole&Musica, che torna con una rappresentazione teatrale ricca di suggestioni multietniche. Lo spettacolo del Teatro di Castalia, Il Maestro e Margherita tratto da Bulgakov, è infatti testimonianza della contaminazione tra culture e linguaggi diversi: vedremo sul palco scenico un ensemble di attori italiani (provenienti in gran parte dalla scuola del Teatro Stabile di Torino ma anche affermati professionisti come Bustric o Franco di Francescantonio), moldavi (diplomati a Mosca alla scuola di Vaktangoff) e russi (tra cui l'attrice Oxana Kitchenko, già étoile del Bolscioi), diretti dal regista Andrea Battistini. L'adattamento dal romanzo "Il Maestro e Margherita" di Bulgakov, realizzato da Rocco d'Onghia, è un'operazione complessa: il testo teatrale si basa, esattamente come nell'opera letteraria, su trame parallele raccontate con registri diversi che si alternano, dando vita a scene ora epiche, ora sentimentali, ora ironiche e divertenti. La storia si dipana in un ambiente multiforme e fantastico: un appartamento nel centro di Mosca, una stazione ferroviaria di un qualsiasi luogo, oppure l'interno di un teatro di varietà, un bosco o addirittura un cielo con un volo verso la luna. L'apparizione dei demoni per le strade di Mosca si sovrappone alla storia d'amore tra il Maestro e Margherita, e alla sua trasformazione in strega, mentre sullo sfondo si percepiscono gli echi dello stalinismo.
La narrazione attraversa tutti i linguaggi possibili: musica, testi, canzoni, cambi di costume e di scena, uniti in un'unica, coinvolgente atmosfera in cui si susseguono di volta in volta dialoghi serrati, riflessioni poetiche e filosofiche, sabba satanici e danze grottesche. Un testo dunque di straordinaria capacità evocativa e spettacolare, messo in scena con una grande attenzione alla musicalità della lingua, agli aspetti più evocativi delle differenti tradizioni e culture, con grandi intuizioni fantastiche ed immaginative.
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