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Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

21/03/2001
SIENA - Atenei toscani alla guida della riforma universitaria
Per le Università toscane ruolo da protagoniste del processo di riforma dell'Università italiana: sarà infatti il rettore dell'Ateneo pisano, Luciano Modica, in qualità di presidente della Crui, Conferenza dei rettori italiani, a presentare domani a Roma un documento, di denuncia e di proposta, edito dalla stessa Crui, che segna un punto di svolta nell'Università nel Paese.

Con Sullo stato delle università italiane. La Carta dei doveri e dei diritti - così si intitola il documento coordinato da Piero Tosi, rettore dell'Università di Siena, membro del Comitato di Presidenza della Crui, e redatto con la collaborazione di due docenti dell'Ateneo Senese, Maurizio Bettini e Maurizio Boldrini – le Università ribadiscono fortemente l'impegno ad adempiere ai loro doveri, ma chiedono al contempo che vengano riconosciuti i loro diritti. Per questo, perché la riforma produca veramente i suoi effetti benefici, con la Carta dei doveri e dei diritti la Conferenza dei Rettori intende offrire un contributo alla definizione delle strategie e delle scelte di Governo nella politica della formazione superiore e della ricerca.

Finanziamenti statali inferiori di 3500-4000 miliardi di lire l'anno rispetto a quanto ricevono le Università in Francia, in Germania e in Gran Bretagna; un investimento pari allo 0,7% del Pil rispetto allo 0,9% di questi Paesi; solo 300 mila lire all'anno investite dallo Stato italiano per ciascuno studente, mentre il 60% degli iscritti non raggiunge la laurea: sono questi alcuni dei dati che emergono nella Carta dei doveri e dei diritti, con la quale, in questo momento di cruciale cambiamento l'Università italiana, con a capo i suoi Rettori, ribadisce la volontà di porsi saldamente al centro dei processi sociali e culturali, tra le istituzioni-guida del processo di sviluppo del nostro Paese.

I rettori delle Università italiane sono convinti che l'Università sia una risorsa strategica da sostenere, perché ad essa sono affidati i giovani e quindi il futuro della nostra società. Nonostante molte difficoltà, l'Università italiana ha in sé la forza per sconfiggete tutti i mali che l'attanagliano, grazie a un patrimonio insostituibile di cultura, conoscenze e tradizione, che deve servire per affrontare con successo l'inizio di questo Terzo millennio.

"Vorremmo – scrive il presidente della Conferenza dei rettori, Luciano Modica, nella prefazione al documento - che le Università italiane fossero considerate dall'opinione pubblica e dal mondo politico come una risorsa strategica della Nazione, perché siamo convinti che lo siano davvero, oggi più che mai, in una società che si fonda soprattutto sulla conoscenza. ...E' una nuova alleanza che proponiamo a tutti i cittadini, un patto in cui le università chiedono che vengano riconosciuti i loro diritti, ma sanno altrettanto bene di dover adempiere ai loro doveri".

La presentazione pubblica della Carta dei doveri e dei diritti avverrà domani, 22 marzo, alle 12.30, presso l'Università Luiss, a Roma, alla presenza dei giornalisti.



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