20/03/2001
SIENA - Biblioteche nel cuore del Sahara
Biblioteche per bambini spunteranno nel cuore del Sahara. E non sarà un'illusione ottica, ma il frutto di un insolito progetto promosso dall'Università di Siena, in difesa della vita culturale delle città del deserto.
Sempre attento allo scenario internazionale e sensibile alle problematiche culturali che interessano anche paesi estremamente diversi dal nostro, l'Ateneo senese si è impegnato per la nascita del comitato "Biblioteche del deserto". Si tratta di un organo, presieduto dal rettore Piero Tosi e con sede nella città del Palio, che ha tra le principali finalità quella di contribuire all'allestimento e alla gestione di biblioteche che ospitino e preservino, in condizioni adeguate, i manoscritti di Chinguetti, in Mauritania. Classificati dall'Unesco quali "Patrimonio dell'Umanità da salvare", i preziosi volumi racchiudono testi che risalgono ai secoli tra il XIV e il XIX, scritti in lingua araba su carta lavorata a mano o su pergamena e calligrafati con elaborati caratteri. Sono trattati di archeologia, matematica e storia coranica, che servirono da veri e propri libri di testo per i bambini del popolo arabo.
Molti dei manoscritti sono ancora custoditi nelle custodie in marocchino decorato a mano, che un tempo venivano appese alle groppe dei cammelli per trasportare gli oggetti con le carovane. Tra le loro pagine, si leggono testimonianze importanti della cultura nomade mauritana: una cultura affascinante, varia e ricca di contaminazioni da altre civiltà.
Ma oggi lo stato di conservazione in cui versano è molto preoccupante. Attualmente, infatti, gli antichi volumi sono tenuti da privati nelle cosiddette Università delle Sabbie, in Mauritania: tende o costruzioni di pietra esposte alle intemperie e agli effetti delle ondate di desertificazione.
L'Università di Siena - insieme alla Statale e alla Cattolica di Milano, all'Istituto Orientale di Napoli, le Università di Padova, Torino, Trieste, l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia, l'Organizzazione Non Governativa Africa 70 di Milano e la Fondazione Nahda di Cinguetti – si impegnerà nel restauro di questi testi, inoltre provvederà a dotare le biblioteche di sistemi di illuminazione e fornirà piccoli equipaggiamenti che permetta ai ragazzi e alle loro famiglie di accedere agevolmente ai luoghi di studio.
Fondata nel XXII secolo dagli Almoravidi, Chinguetti si trova sull'altopiano dell'Adrar a circa 500 metri di altitudine, sull'asse carovaniero che, in passato, univa l'Europa ai paesi arabi e africani. Con le sue undici moschee, Chinguetti era considerata la Settima Città Santa dell'Islam per il suo prestigio artistico, scientifico e religioso. Il territorio circostante è un insieme di dune ocra alte centinaia di metri. Qui abitano i Mauri, signori del deserto, che mantengono tutt'ora una rigida suddivisione in caste, a partire dai marabutti (dirigenti) fino ai servi, passando per i guerrieri e i tributari.
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