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Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

11/04/2003
SIENA - Parole & Musica: Jurij Ferrini porta in scena La Mandragola di Niccolò Machiavelli
Gli interpreti de La Mandragola di Niccolò Machiavelli, vestiti come uomini di oggi, girano per le vie di una Firenze simboleggiata da un tavolo, due sedie, un attaccapanni. Il toscano parlato da queste bizzarre figure è sì arcaico, ma interpretato con una freschezza e un'espressività tipica della modernità.
Questa è La Mandragola del Progetto Urt (Unità di ricerca teatrale), una giovane compagnia ligure-piemontese, fondata nel 1997 da un gruppo di attori ex-allievi della Scuola del Teatro Stabile di Genova. Lo spettacolo, con la regia di Jurij Ferrini, sarà a Siena, per la rassegna universitaria Parole & Musica, lunedì 14 e martedì 15 aprile al teatro dei Rozzi, alle 21.
La commedia scritta da Machiavelli ha una trama fondata sul tradimento e sugli equivoci: un marito non più giovanissimo ha, come unico desiderio, che la stupenda moglie resti incinta. Poiché questo non avviene l'uomo si rivolge a un medico che, innamorato della giovane donna, lo imbroglia: è qui che entra in gioco la mandragola, radice magica e potente che dovrebbe operare il miracolo, e che servirà invece soltanto a soddisfare i desideri del dottore.
La boccaccesca vicenda è già di per sé divertente. L'interpretazione del Progetto Urt però fa scoprire lati impensati del testo, trasformandolo facilmente e senza forzature in una situazione reale e assolutamente attuale.
Per la stagione culturale dell'Ateneo senese è il momento della drammaturgia classica interpretata da giovani talenti. Dopo la bellissima interpretazione, circense e tragica, del Re Lear di Wiliam Shakespeare, da parte della compagnia A.T.I.R, arriva a Siena Jurij Ferrini, un'altra rivelazione del teatro degli ultimi anni.
"La Mandragola di Ferrini è l'ultimo spettacolo teatrale di questa stagione - dice Monica Granchi, curatrice della rassegna Parole & Musica -. Abbiamo voluto concludere puntando su registi emergenti e compagnie formate da attori molto giovani, che rappresentano il rinnovamento che sta attraversando il teatro italiano, e riescono a coinvolgere il pubblico della rassegna, formato per la maggior parte da studenti universitari".


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