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Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

17/03/2003
SIENA - Parole e Musica - Fausto Paravidino con "Gabriele"
I giovani sono sempre al centro dell'attenzione dei media: consumatori appetibili, oggetto di dibattiti e giudizi quasi sempre stereotipati, i ragazzi vengono molto rappresentati e poco capiti. Soprattutto, sono raramente i creatori dei messaggi trasmessi dai mezzi di comunicazione di massa. Eppure, una serie di autori giovani sta conquistando le librerie, ed anche il teatro: Fausto Paravidino, classe 1976, è uno di questi autori di grande successo. Il suo testo "Gabriele", incentrato proprio sui sentimenti e le difficoltà dei ragazzi, sarà messo in scena al teatro dei Rozzi il 20 e il 21 marzo nell'ambito della rassegna universitaria Parole & Musica.
Il pubblico, formato da studenti universitari, vedrà sul palco attori della propria età, ed assisterà ad una storia che ha molti punti in contatto con la propria vita: un gruppo di amici che dividono aspirazioni, ansia di successo, emozioni e difficoltà nel gestire l'avventura di crescere.
Nel testo, scritto da Paravino con Giampiero Rappa, i cinque ragazzi, aspiranti attori, convivono, discutono, progettano, litigano e soprattutto non lavorano e quindi non trovano nemmeno la fortuna. La semplicità e a volte la complicatezza della vita vissuta sono tradotta con ritmo allegro e coinvolgente. La trama prende quota quando al gruppo si aggiunge una ragazza: Angela, che scatena sentimenti violenti, innamoramenti e gelosia.
Alla fine, Angela scopre di essere incinta; il bimbo che nascerà si chiamerà Gabriele.
Ma chi è il padre? Nel sorgere di questa domanda, protagonista della scena diventa quella nota sindrome di Peter Pan che forse affligge le nuove generazioni, quella difficoltà di crescere, di accettare le responsabilità, di essere adulti.
Ogni protagonista di "Gabriele" incarna un profilo psicologico: il geloso, l'innamorato, l'angosciato, il razionale, l'immaturo, tutti nel tentativo di trovare una soluzione a questo "problema" inatteso e inafferrabile.
Attraverso un registro brillante e godibilissimo "Gabriele" riesce a trattare temi serissimi e importanti, arrivando a comunicare davvero con i giovani, con il loro linguaggio e grazie alla messa in scena di una situazione vicina alla realtà. Una realtà che spesso parla di giovani, ma che altrettanto spesso impedisce loro di essere protagonisti.


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