13/03/2003
AREZZO - Un progetto europeo per la formazione dei futuri insegnanti
Parte da Arezzo un progetto europeo innovativo per la formazione interculturale dei futuri insegnanti che coinvolgerà Italia, Spagna e Belgio.
Si tratta di un modulo sperimentale ideato da Ucodep (Unità e cooperazione per lo sviluppo dei popoli), in collaborazione con il Centro di documentazione "Città di Arezzo" e l'Università di Siena, che vuole promuovere l'inserimento dell'educazione interculturale nel percorso formativo dell'insegnante della scuola primaria e secondaria e degli operatori culturali dei tre paesi.
Finanziato dalla Commissione europea, il corso si terrà nelle Università di Siena, facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo, di Siviglia e di Louvain-la Neuve. Ad Arezzo, unica sede italiana ad ospitare il progetto, le lezioni inizieranno domani, venerdì 14 marzo, e vi parteciperanno studenti iscritti ai diversi corsi di laurea della facoltà.
Il modulo si intitola "L'educazione interculturale: un cantiere d'Europa" e vede per la prima volta insieme il mondo dell'associazionismo di settore e quello universitario nella sperimentazione di un percorso formativo che adeguerà la preparazione degli insegnanti ai cambiamenti di una scuola sempre più multietnica.
Il corso si articolerà in 60 ore di lezione, di cui una parte comune "europea" e una parte specifica "nazionale", oltre a 30 ore di stage presso le scuole. Identità, rapporti sociali e modelli di integrazione, diversità nella comunicazione e nelle relazioni sono i temi che verranno affrontati da docenti universitari ed esperti di intercultura.
La sperimentazione aretina si inserisce all'interno del corso di laurea in Società, culture e istituzioni d'Europa ed è coordinata da Andrea Messeri e Loretta Fabbri; il modulo vede coinvolti anche i docenti Bruno Rossi, Renzo Sabbatini, Patrizia Gabrielli e Rosa Pugliese dell'Università di Siena, oltre Francesco Tullio dell'Università di Perugia e agli esperti di intercultura Bruno Ducoli, Graziella Favaro e Lorenzo Luatti.