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Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

05/03/2003
SIENA - Il latino è una lingua ostica? Imparalo come l'inglese
E' possibile oggi insegnare il greco e il latino, due lingue morte che sembrano comunicare poco, se non tante difficoltà, ai giovani? Assolutamente sì, secondo i ricercatori del Laboratorio permanente di ricerca sulla didattica della cultura classica, che opera all'Università di Siena presso il centro di Antropologia del mondo antico, diretto da Maurizio Bettini. "Prima di incominciare a insegnare una lingua – dice Donatella Puliga, responsabile del Laboratorio di didattica – è importante far capire perché è bene impararla, trasmettendo tutta una serie di informazioni importanti sulla cultura che sta dietro a questa lingua. Esattamente come fossero l'inglese, il latino e il greco devono portare con sé dei riferimenti specifici che devono interessare i ragazzi". La trasmissione di una lingua attraverso la cultura che esprime è un po' la chiave su cui si basa tutta la ricerca sulla didattica portata avanti dal laboratorio di Siena, che ha organizzato per venerdì 7 e sabato 8 marzo presso la Certosa di Pontignano (Siena) un convegno di studi dal titolo "Grecia Roma, per una didattica sostenibile". Gli interventi, attraverso l'analisi di temi rilevanti delle culture classiche, mireranno a fornire spunti operativi per uno sviluppo proficuo della didattica del latino e del greco.
"Credo sia fondamentale – prosegue Donatella Puliga – far capire ai giovani che riscoprire le proprie radici culturali attraverso le culture classiche è come tenere in casa le foto di famiglia: ci dicono da dove veniamo, chi siamo e sono anche dei punti di riferimento".
Negli ultimi anni i progetti di ricerca sulla didattica delle culture e delle lingue classiche promossi dal Laboratorio di Siena, contando sulla collaborazione di studiosi e docenti del centro di Antropologia del mondo antico, hanno costituito per la didattica universitaria stessa e per gli insegnanti delle scuole un'importante e costante fonte di aggiornamento, consulenza e materiali scientifici. I risultati sono i modelli teorici che vengono quotidianamente verificati e sperimentati in un numero sempre maggiore di realtà universitarie e scolastiche, dalle superiori, fino a scendere alle scuole elementari.
E proprio l'aspetto operativo, accanto a quello di ricerca avanzata sulla didattica, emergerà nel convegno di Pontignano, dove i docenti coinvolti nei progetti illustreranno attraverso poster i risultati dei lavori conclusi o ancora in corso. L'incontro di venerdì e sabato sarà infine un'occasione di incontro ad alto livello tra il mondo dell'università e quello della scuola, proprio all'insegna dello scambio di esperienze e di quella interculturalità che la cultura classica ha saputo diffondere attraverso vaste aree del mondo e attraverso i secoli come pochi fenomeni hanno potuto fare nella storia dell'umanità.
La partecipazione al convegno è libera.


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