28/01/2003
SIENA - Una delegazione del dipartimento di Scienze ambientali in Kosovo per studiare l'inquinamento
Una delegazione del dipartimento di Scienze ambientali dell'Università di Siena in viaggio con destinazione Kosovo. Al dipartimento, infatti, il Ministero dell'Ambiente ha affidato il compito di rilevare la presenza di elementi inquinanti e tossici nel suolo presso la città industriale di Kosovka Mitrovica, nella zona settentrionale del Paese.
Sempre più il Kosovo è oggetto di attenzione da parte della Comunità Internazionale a causa del grave deterioramento della qualità dell'ambiente. In particolare, la città di Kosovka Mitrovica è uno dei più importanti centri minerari d'Europa ed un importante polo metallurgico, oltre che un'area attraversata dalla cruciale linea di frizione tra le etnie serba ed albanese.
Lo studio, coordinato dal professor Francesco Riccobono, è già iniziato, avrà la durata di un anno e sarà suddiviso in quattro fasi. La prima, già conclusa, ha riguardato la raccolta delle informazioni e dei dati, secondo la metodologia del campionamento. E' stata monitorata una superficie di 500 chilometri quadrati, con il prelevamento, in totale, di circa 600 campioni di suolo, soprattutto vicino ai principali impianti industriali. A Kosovka Mitrovica le attività minerarie erano incentrate, prima della guerra del 1999, su due principali impianti - entrambi attualmente inattivi - fonti di emissione di sostanze inquinanti quali il piombo, l'arsenico, il cadmio. Attualmente, l'analisi in laboratorio è condotta secondo protocolli internazionali standard. Le prossime fasi consisteranno nell'analisi anche di specie vegetali che saranno raccolte, conservate in frigorifero, pulite (con acqua, bagno ad ultrasuoni e bagno acido), essiccate e quindi studiate in laboratorio. L'ultima fase del progetto riguarderà l'analisi geostatistica dei dati e la loro rappresentazione cartografica.
I risultati ottenuti potranno consentire una fondata valutazione della situazione ambientale in cui versa quest'area e costituirà, al tempo stesso, il background necessario per qualsiasi ulteriore azione che la comunità internazionale volesse intraprendere in futuro.
Si tratta, dunque, di un compito di rilevante importanza, quello attribuito al dipartimento di Scienze ambientali "Giacomino Scarfatti" diretto da Mauro Cresti e situato in via Mattioli. "Questo studio – il professor Francesco Riccobono – è solo una parte di un più ampio progetto di monitoraggio del Kosovo che il nostro dipartimento sta conducendo da vari anni. Abbiamo analizzato, ad esempio, anche la presenza di uranio impoverito e di altre sostanze tossiche".
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