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Università degli Studi di Siena
Ufficio Stampa
Comunicati stampa

08/01/2003
SIENA - I rettori riuniti a Roma in assemblea straordinaria decidono di continuare a svolgere le loro funzioni
Dopo l'approvazione della legge Finanziaria che ha visto lo stanziamento per le università italiane di un fondo di finanziamento ordinario per il 2003 circa pari a quello del consolidato 2002, i rettori delle università italiane, riunitisi oggi a Roma, presso la sede della Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane), in seduta straordinaria, hanno emesso un comunicato di cui qui di seguito è riportato il testo integrale.
"I Rettori delle Università italiane, riuniti oggi in seduta straordinaria per valutare gli esiti della Finanziaria, hanno deciso di continuare a svolgere responsabilmente le loro funzioni, anche in risposta all'invito rivolto dal Ministro Moratti al Presidente della Conferenza.
Infatti l'Assemblea ha preso atto dell'attenzione che Governo e Parlamento hanno rivolto all'Università e alla Ricerca, anche se il segnale positivo relativo al Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) non risolve la situazione di grave emergenza finanziaria delle Università, causata in larga misura dal trasferimento automatico sui bilanci degli incrementi stipendiali del personale. L'assemblea segnala inoltre con rammarico la diminuzione di 100 milioni di euro per l'edilizia nel 2003 e l'introduzione di norme lesive dell'autonomia universitaria.
I Rettori prendono atto che il Governo, accogliendo un Ordine del Giorno presentato in Senato, si è formalmente impegnato a rivedere il vigente meccanismo e apprezzano positivamente l'impegno del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e Ricerca, Letizia Moratti, a richiedere l'istituzione presso la Presidenza del Consiglio di un tavolo per la definitiva soluzione del problema, al quale parteciperà la CRUI.
La Conferenza dei Rettori, nel confermare la propria disponibilità a collaborare con il Governo per raggiungere tale obiettivo, seguirà con estrema attenzione l'evoluzione del processo di revisione affinché possa concludersi nei prossimi mesi con effetto a decorrenza immediata e, comunque, prima che siano definiti nuovi aumenti stipendiali che le Università non sarebbero altrimenti in grado di sostenere.
Le Università italiane, forti della sensibilità mostrata dall'opinione pubblica ai temi dell'Università e della Ricerca, ribadiscono l'impegno a realizzare con forza ogni iniziativa che contribuisca ad aumentare la qualità dell'offerta formativa e della ricerca e proseguono nel processo di rigorosa valutazione del proprio operato. Contestualmente chiedono che lo Stato investa con adeguata programmazione pluriennale nell'Università e nella Ricerca le risorse adeguate per rendere il sistema universitario italiano strategico e competitivo a livello internazionale".




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