Università degli Studi di Siena
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16/09/2021
AREZZO - Università ad Arezzo, a pochi giorni dall'inizio delle lezioni in presenza il rettore dell'Ateneo senese Francesco Frati ha presentato l'offerta formativa per il prossimo anno accademico. Dodici i corsi di laurea, tra triennali e magistrali
Con oltre duemila studenti iscritti ai diversi percorsi di studio, la sede di Arezzo dell'Università di Siena si prepara al nuovo anno accademico forte della propria offerta formativa comprendente 12 corsi di laurea, tra triennali e magistrali. Dalle discipline linguistiche e letterarie alle scienze sociali, della formazione e dell’educazione, da quelle storiche e filosofiche alle discipline giuridiche, economiche, geologiche e di ambito sanitario, ricca e varia la proposta dei percorsi di studio, molti dei quali progettati a partire dai bisogni di formazione del territorio.
A pochi giorni dall'inizio delle lezioni in presenza, l'offerta formativa e il nuovo assetto organizzativo-gestionale della sede sono stati presentati oggi dal rettore dell'Università di Siena e dal pro rettore vicario dell'Ateneo e delegato alla Didattica Sonia Carmignani, che presiederà il nuovo Comitato di gestione della sede aretina dell'Ateneo, costituito dai direttori o rappresentanti dei dieci Dipartimenti presenti con propri corsi ad Arezzo e a San Giovanni Valdarno. All'incontro con i giornalisti hanno partecipato anche il sindaco Alessandro Ghinelli.
“La professoressa Carmignani saprà certamente dare ancora un ulteriore impulso alle attività universitarie nella città di Arezzo – ha commentato il rettore – grazie alle capacità di organizzative e gestionali dimostrate nel suo ruolo di pro rettore e alla riconosciuta competenza sulla didattica. Negli ultimi anni questa sede è cresciuta, le matricole dei corsi in Lingue e Scienze dell'educazione sono raddoppiate, il campus è frequentato da giovani provenienti da tutta Italia e anche dall'estero. Un'esperienza di studio e di vita che è valorizzata proprio dalla presenza del Pionta, l'unico vero campus del nostro Ateneo realizzato sul modello anglosassone, dove gli universitari trovano riuniti, in una straordinaria area verde, aule, biblioteca, spazi per lo studio in gruppo, per l'intrattenimento e il bar con servizio mensa. Con il nuovo Comitato di gestione che integra il contributo di dieci dipartimenti – ha aggiunto il professor Frati - superiamo la logica del dipartimento unico, che pure ha fatto un lavoro straordinario di potenziamento dell’offerta formativa sui tre livelli della formazione, e coinvolgiamo un grande numero di docenti, rilanciando il posizionamento dell’Ateneo in città e in provincia. Un nuovo corso si apre con il prossimo anno accademico – ha concluso il rettore - , ma per gli studenti niente cambierà sia per la frequenza delle lezioni che per tutti i servizi che mettiamo a disposizione in una delle sedi più importanti del nostro ateneo”.
“Sono felice di questo nuovo incarico – ha detto la professoressa Sonia Carmignani – che assumo in un momento molto delicato per l'Ateneo, impegnato nella ripresa delle lezioni in presenza per tutti gli studenti. Il mio sarà un impegno condiviso con i direttori e i rappresentanti dei dieci dipartimenti dell'Ateneo che hanno attivato corsi ad Arezzo o che li propongono in teledidattica. Il Comitato coordinerà le attività didattiche, di ricerca e di terza missione e gestirà la fruizione degli spazi a disposizione presso le diverse sedi di proprietà o in uso all'Ateneo nella città e nella provincia di Arezzo. Sono certa che grazie a un lavoro collegiale sarà possibile far crescere ancora una sede già in forte sviluppo”.
Il rettore ha inoltre ringraziato il Comune, la Camera di Commercio e la Fraternita dei laici che hanno messo a disposizione ulteriori spazi per la didattica utili a coprire le esigenza dei corsi di laurea in un momento in cui la capienza delle aule è ridotta a causa della necessità di rispettare le norme sul distanziamento. Al momento il Comune ha dato la disponibilità della ex Casa delle culture, la Camera di Commercio della Borsa merci e la Fraternità dei laici di vari locali, ma l'Università sta valutando anche altri spazi.
"C'è un progetto importante sull'area del Pionta ovvero quello di restituire ad Arezzo una zona centrale strategica, una sorta di 'laboratorio' condiviso tra le istituzioni e le espressioni della società, in cui poter studiare, progettare e programmare il futuro della città – ha sottolineato il sindaco Alessandro Ghinelli - . Di questo disegno di rigenerazione, l'Università è uno dei protagonisti principali. L'ampliamento dell'offerta formativa, con particolare riguardo alla proposta di corsi dedicati a discipline funzionali allo sviluppo del nostro territorio, determina un legame responsabile tra l'Università e la città, che può ora qualificarsi non più solo come sede periferica ma come una vera e propria città universitaria. Desidero ringraziare il rettore per l'impegno profuso nella valorizzazione dal campus del Pionta, un'offerta formativa di alta qualità che fa di Arezzo una sede autorevole e di grande interesse per gli studenti. Mi corre tuttavia l’obbligo di unire ai ringraziamenti al rettore, anche quelli al direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, professor Stefano Pagliantini, che già tre anni fa è stato l’interprete dei bisogni delle città in termini di regole relative all’amministrazione, e alla sicurezza urbana, creando un corso di laurea apposito, condiviso anche con ANCI Toscana, di cui mi onoro di essere vicepresidente vicario, che ha portato ad Arezzo da mezza Toscana numerosi discenti provenienti dalle amministrazioni locali".

All'incontro di questa mattina mattina sono intervenuti anche il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi, l'assessore provinciale Rosaria Migliore e il primo rettore della Fraternita dei Laici Pier Luigi Rossi.