Università degli Studi di Siena
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07/05/2021
SIENA - Sistemi robotici per il monitoraggio di habitat naturali, il Dipartimento di Scienze della vita dell'Università di Siena partecipa al progetto europeo “Natural Intelligence”
Monitorare foreste, praterie, dune e montagne minacciate dal surriscaldamento globale e dall’inquinamento sarà più facile. La Commissione europea ha finanziato con tre milioni di euro, nell'ambito del programma Horizon 2020, un progetto per sviluppare sistemi robotici capaci di “uscire” dai laboratori e muoversi in habitat naturali.
Al progetto "Natural Intelligence for Robotic Monitoring of Habitats", coordinato dall'Università di Pisa, partecipano anche i botanici del Dipartimento di Scienze della vita dell'Ateneo senese, che hanno un'expertise di oltre venti anni nel monitoraggio di habitat di interesse comunitario. I ricercatori, coordinati dalla professoressa Claudia Angiolini, contribuiranno allo studio della vegetazione e alle attività di monitoraggio delle foreste per valutarne lo stato di conservazione, effettueranno rilievi sul campo in faggete di elevato valore conservazionistico, come quelle appenniniche della Verna e del Pratomagno, per raccogliere dati sia sulla composizione che sulle caratteristiche fisiche e dendrometriche delle specie vegetali. Offriranno inoltre assistenza sul campo ai ricercatori dell'Università di Pisa nei test di monitoraggio ambientale delle foreste tramite robot e nella valutazione dell'efficienza del rilievo tramite l'intelligenza artificiale.
Responsabile del progetto è Manolo Garabini del centro di ricerca Piaggio e del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa che guiderà un consorzio di partner internazionali: Imperial College (UK), Politecnico di Zurigo (CH), Università di Kingston (UK), Università di Delft (NL), Consiglio superiore per la Ricerca scientifIca (E), Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale, Qbrobotics srl.

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