Università degli Studi di Siena
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15/10/2019
SIENA - La realtà virtuale al servizio della sicurezza sul lavoro in edilizia: presentata oggi la prima app realmente immersiva per formare i lavoratori
Quello edile è certamente uno dei settori a più alto rischio rispetto al verificarsi di gravi incidenti sul lavoro. Il Laboratorio di Realtà virtuale (LabVR) del Dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive (Dispoc), all’interno del Santa Chiara Lab dell’Università di Siena, in collaborazione con l’Ente senese Scuola edile (Esse), ha realizzato una simulazione che si avvale della tecniche della realtà virtuale per formare i lavoratori dell’industria edile che svolgono attività in quota.

“Si tratta di un progetto innovativo”, spiega Alessandro Innocenti, direttore del Dispoc, “che attraverso la realtà virtuale permette un addestramento ancor più efficace dei lavoratori riproducendo le attività maggiormente a rischio per la salute e la sicurezza, ‘allenandoli’ alle buone pratiche e alle procedure di sicurezza e facendo comprendere quali sono i rischi effettivi e la loro entità, in un efficace processo di learning by doing. Grazie a questa nuova metodologia è inoltre possibile riprodurre situazioni di emergenza e quindi verificare i tempi di risposta e le procedure messe in atto dai lavoratori per la loro soluzione e per l’eventuale attivazione dei soccorsi esterni. In fase di emergenza la riduzione dei tempi di intervento può permettere di risolvere l’evento anomalo grazie proprio all’‘allenamento’ alle corrette procedure da applicare”.

La app virtuale sarà sperimentata dalle aziende iscritte all’Ente senese Scuola edile, che fa parte del Formedil, il Sistema formativo regionale e nazionale paritetico, all’interno di corsi di formazione e addestramento.

“Utilizzate da alcuni anni per il training in campo industriale e militare, per la guida di veicoli e per la progettazione 3D avanzata, le simulazioni virtuali vengono oggi usate anche per la formazione professionale e rappresentano un’innovazione importante”, prosegue Innocenti. “Le tecnologie immersive in dotazione al Laboratorio di realtà virtuale dell’Ateneo consentono di creare in aula esperienze interattive, che utilizzano un mix di dispositivi, contenuti e applicazioni. I visori di realtà virtuale vengono impiegati come laboratori mobili, che si spostano da una sede formativa all’altra e che possono essere utilizzati per i diversi argomenti didattici attivando un contenuto software diverso in ogni esperienza formativa”.

“Sono molti i nostri laboratori che svolgono attività di ricerca a supporto delle imprese”, ha commentato il rettore dell’Ateneo Francesco Frati. “Quando però, come in questo caso, le sperimentazioni universitarie possono essere utili a salvaguardare la salute e la vita dei lavoratori, nel settore dell’edilizia spesso coinvolti in incidenti molto gravi o mortali, ci rendiamo conto di quanto la ricerca sia concretamente importante. Come in questo caso, infatti, i più moderni prodotti dell'innovazione tecnologica possono essere messi a disposizione della società".

“L’applicazione delle nuove tecnologie di realtà virtuale con l’obiettivo di migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro”, ha spiegato Giannetto Marchettini, presidente dell’Ente senese Scuola edile e Cassa edile di Siena, “è la sfida vinta su come la ricerca possa svolgere un ruolo fondamentale nel miglioramento di tutti gli ambiti professionali. Occorre un cambio di mentalità e di approccio nella battaglia che quotidianamente ci troviamo a dover vincere contro gli infortuni sul lavoro. E così, accanto alla formazione tradizionale, quella con la realtà virtuale consente di prendere coscienza di esperienze difficilmente realizzabili in altri modi. Questo permette, senza alcun dubbio, di provare situazioni critiche da saper gestire e affrontare nel miglior modo possibile. Se, attraverso progetti come questo, riusciamo a dare il nostro contributo alla diminuzione degli incidenti sul lavoro potremmo dire di aver raggiunto un significativo traguardo”.

Al progetto realizzato dal LabVR (www.labvrunisi.it) ha collaborato anche il Servizio di Prevenzione e Protezione dell’Ateneo.

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