Università degli Studi di Siena
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30/10/2018
SIENA - Progetto di ricerca nEU-Med dell’Università di Siena: il team incontra il pubblico per presentare i risultati dei primi tre anni di indagini
Scarlino, 31 ottobre


Tre anni di ricerche interdisciplinari nel territorio della Maremma compreso tra il golfo di Follonica e il confine con il senese, con il contributo di archeologi, archeobotanici, archeozoologi, archeometallurgici, antropologi, geoarcheologi, geochimici e studiosi delle fonti scritte e di numismatica: è il progetto dell’Università di Siena “nEU-Med”, i cui primi risultati saranno presentati al pubblico domani, 31 ottobre, a Scarlino.
Il progetto nEU-Med, acronimo di “Origins of a new economic union 7th-12th centuries”, è iniziato nell’ottobre 2015 e ha come capofila il dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell’Ateneo senese, in collaborazione con i dipartimenti di Scienze della terra e di Biotecnologie, chimica e farmacia, ed è stato finanziato dall’Unione Europea per 2.5 milioni di euro all’interno del programma ERC-Advanced.
Al suo interno archeologi e ricercatori di tante altre discipline lavorano insieme per studiare i grandi cambiamenti economici e sociali tra la fine del mondo antico e l’età dei Comuni, attraverso le evidenze materiali ed in particolare archeologiche, con lo scopo di individuare i meccanismi grazie ai quali, dopo alcuni secoli di lenta ripresa seguiti alla fine dell’impero romano, il Sud dell’Europa intraprese un più veloce sviluppo che ebbe come esito la nascita delle realtà comunali ed in seguito la grande stagione del Rinascimento.
Per fare questo entro il 2020, anno di conclusione del progetto, è stato scelto di indagare un territorio tipo rappresentativo di questa parte del Mediterraneo, individuato nella vasta area compresa tra il golfo di Piombino e di Follonica e l’interno del territorio delle Colline Metallifere massetane sino ai confini con il senese, da comparare poi con altri comprensori dell’Italia del centro nord e d’oltralpe.
Qui è stato aperto in estensione lo scavo archeologico in località Vetricella, nel territorio comunale di Scarlino, che, per l’importanza dei rinvenimenti sinora acquisiti, rappresenta una sorta di cartina di tornasole delle più importanti ipotesi legate agli obiettivi del progetto.
La giornata del 31 ottobre ha l’obiettivo di divulgare al grande pubblico i risultati acquisiti nei primi tre anni di ricerca: nel corso del pomeriggio, dopo la visita guidata allo scavo, è previsto un incontro-conferenza all’interno del Palazzo comunale di Scarlino, con gli interventi del rettore dell’Ateneo senese, Francesco Frati, e dei professori Richard Hodges e Giovanna Bianchi, coordinatori del grande team che vede la partecipazione attiva di venticinque giovani ricercatori. Inoltre, sempre nei locali del Palazzo comunale, saranno allestiti dei punti di incontro nei quali i componenti del gruppo di ricerca afferenti alle diverse discipline dialogheranno con il pubblico illustrando i risultati e le metodologie della ricerca.
In questa occasione sarà presentato anche il primo volume che raccoglie i risultati preliminari del progetto. Per informazioni dettagliate: www.neu-med.unisi.it.



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