Università degli Studi di Siena
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11/10/2017
AREZZO - L'innovazione nelle organizzazioni in un convegno della Società italiana di Pedagogia

Si parlerà di innovazione nelle organizzazioni – dalle aziende, all’università, alla scuola - nel convegno che si svolgerà da domani, 12 ottobre, a venerdì ad Arezzo, organizzato dal gruppo di lavoro sulle pratiche lavorative e la formazione della Società italiana di Pedagogia (Siped). Il gruppo, coordinato da Loretta Fabbri e Bruno Rossi del Dipartimento di Scienze della formazione dell'Università di Siena, da anni è impegnato nello studio delle metodologie formative utili a innovare i contesti sociali e organizzativi, in particolare utilizzando la Teoria dell’apprendimento trasformativo, approccio questo sperimentato all’interno di un network costituito da università prestigiose come il Teachers College della Columbia University.
“La teoria dell’apprendimento trasformativo – spiegano i promotori delle due giornate di studio - ci ha consentito di studiare le organizzazioni con lenti più attente alla dimensione sociale e relazionale della conoscenza e, conseguentemente, di sviluppare metodologie di intervento capaci di far diventare l’apprendimento un asset strategico per lo sviluppo professionale e l’innovazione organizzativa”.
Parteciperanno ai lavori, da domani alle ore 14,30 nella sala dei Grandi del campus del Pionta (viale Cittadini), docenti provenienti da università italiane ed esperti del mondo aziendale.
“Oggi chi lavora o ha ruoli direttivi nelle organizzazioni – proseguono i docenti - deve acquisire specifiche competenze che alcuni definiscono trasversali o capacità di leadership trasformativa, deve saper affrontare situazioni contradditorie e incerte. In queste due giornate approfondiremo questi temi scambiandoci risultati di ricerche teoriche ed empiriche, cercando di capire quali sono i nuovi filoni di ricerca e le metodologie per aiutare le organizzazioni a essere competitive e capaci di guidare l’innovazione”.
Si parlerà quindi di soft skill – dal saper lavorare in gruppo, alla capacità di affrontare e risolvere problemi complessi a quella di comunicare efficacemente - sempre più richieste ai giovani in cerca di lavoro e rispetto alle quali è necessaria anche la formazione degli insegnanti, ancora impegnati su contenuti esclusivamente disciplinari. Quindi un’attenzione particolare al sapere ma anche al “sapere fare” e a una didattica sempre più partecipativa, che sappia coinvolgere attivamente gli studenti e i lavoratori, anche di culture diverse, per trasformare aziende e organizzazioni.
Il programma del convegno è pubblicato nel sito web del Dipartimento di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale dell’Università di Siena www.dsufuci.unisi.it.