Università degli Studi di Siena
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21/12/2016
AREZZO - "Nel segno di Piero. Dalla Vera Croce al gioiello". In mostra i lavori realizzati nel master in Storia e design del gioiello
Sarà inaugurata domani, giovedì 22 dicembre, alle ore 17,30 ad Arezzo, nel palazzo della Fraternita dei Laici, la mostra “Nel segno di Piero. Dalla Vera Croce al Gioiello”, progetto didattico del master in Storia e design del gioiello del Dipartimento di Arezzo dell’Università di Siena.
L'esposizione dei gioielli realizzati dagli allievi durante l’edizione 2016 del master universitario, curata dal coordinatore Paolo Torriti e da Daniela Galoppi, rettore alla Cultura della Fraternita dei Laici, trova una accogliente location nel palazzo affacciato su piazza Grande. “Insieme al Magistrato della Fraternita ho accolto con grande interesse questa piccola esposizione all’interno di un palazzo che è anch’esso un gioiello, di arte, architettura e cultura aretina”, dice il primo rettore, Pier Luigi Rossi. “Proprio qui, tra l'altro, verrà realizzato a breve un percorso dedicato all'arte orafa e ai tesori di Arezzo”. Sponsor della mostra, che rimarrà aperta fino al 22 gennaio, è Giovanni Raspini.
Il master universitario sul gioiello è strettamente collegato al comparto orafo di Arezzo. Il percorso formativo spazia dalla storia del gioiello alle tecniche orafe, dal design al marketing e prevede anche attività nei laboratori e uno stage presso le imprese del settore. Gli insegnanti sono docenti universitari, artisti, designer e professionisti tra i più qualificati in ambito nazionale e internazionale.
All'interno del modulo didattico sul Design sono previste alcune giornate di progettazione, nelle quali gli allievi creano disegni e progetti di gioielli, ispirandosi al soggetto indicato. Il tema proposto nell’ultima edizione del master è stato la “Leggenda della Vera Croce” dipinta da Piero della Francesca nella cappella Bacci della Basilica di San Francesco ad Arezzo, senza dubbio uno dei cicli più straordinari di tutta l'arte occidentale. “Dopo l'omaggio a Piero delle edizioni di Oro d'autore”, afferma il prof. Torriti, “si è voluto con questo progetto, se pur piccolo, ricordare nuovamente nel 2016 il maestro di Borgo proprio a seicento anni dalla, presunta, nascita. Gli allievi sono partiti dagli affreschi riflettendo su un'intera scena, su un particolare, su un gesto o addirittura ragionando sui complessi teoremi prospettici che sottostanno all'intera opera, per poi gradualmente interpretare tale idea fino ad arrivare a un progetto di gioiello o di un'intera parure”.
Ciascun allievo ha realizzato un book, esposto in mostra, nel quale sono riportati tutti i disegni e lo sviluppo di alcune idee di gioielli ispirati appunto al ciclo degli affreschi. Successivamente il prototipo o i prototipi finiti sono stati realizzati nelle aziende orafe aretine durante lo stage di fine corso. Ne è venuta fuori una serie di gioielli interessanti, tante e diverse idee, rivelate nella materia da un gruppo di giovani creativi.