Università degli Studi di Siena
Ufficio Stampa
Comunicati stampa

15/11/2016
AREZZO - “Quando c’erano i matti”, nel ciclo di incontri su follia e malattia mentale si parla del manicomio di Maggiano (Lucca)
Nuovo appuntamento ad Arezzo con il ciclo di incontri “Quando c’erano i matti. Viaggi nei territori della follia”, organizzato dal Dipartimento dell’Università di Siena nel campus del Pionta, un tempo sede del manicomio provinciale. Giovedì 17 novembre, alle ore 16 nell’aula 3 della ex palazzina Donne in viale Cittadini, si parlerà del manicomio di Lucca. “Le voci della follia: le fonti orali del manicomio di Maggiano” è il titolo dell’iniziativa con Marco Natalizi, direttore della Fondazione Mario Tobino, e Giovanni Contini dell’Associazione italiana di storia orale.
Nel 2011 la Fondazione Tobino ha avviato un progetto di recupero della memoria storica del manicomio di Lucca attraverso interviste a medici, infermieri, dipendenti e malati della struttura, chiusa definitivamente nel 1999 e della quale Mario Tobino fu medico per quarant’anni. Tra i prodotti della ricerca, pubblicati nel sito della Fondazione Tobino, c’è anche il video documentario “Fragilità e costrizione”, basato sulle testimonianze orali raccolte . “La sua visione non può lasciare indifferenti - spiegano i ricercatori – e sollecita sicuramente forti interrogativi e molte sensazioni. L’intenzione è quella di far emergere la storia del manicomio attraverso i vissuti di coloro che l’hanno sperimentato in prima persona e di suscitare una discussione sull’assistenza psichiatrica e un confronto sia con la storicità della questione del disagio mentale e sociale, sia con l’attualità delle moderne forme di assistenza e con le manifestazioni più recenti di tale disagio”. In particolare nella prima parte del documentario, dedicata al periodo dagli anni quaranta agli anni sessanta del Novecento, gli intervistati parlano di come era strutturato il manicomio, dei reparti, delle terapie, del rapporto tra infermieri e pazienti, del reparto bambini, che venivano ricoverati per i motivi più disparati, delle celle di isolamento all’alga per i degenti “più pericolosi”, dove venivano rinchiusi nudi coperti solo da alghe essiccate, del reparto agitati.
All’incontro nel campus del Pionta interverranno anche Renzo Sabbatini e Silvia Calamai, che con altri ricercatori del Dipartimento di Arezzo dell’Università di Siena sono impegnati nel progetto multidisciplinare su follia, malattia mentale e manicomi.
Il ciclo di incontri si concluderà a maggio con un convegno di studi sulle esperienze toscane prima e dopo la legge 180.