Università degli Studi di Siena
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07/09/2016
SIENA - Letture, musica e teatro per l’inaugurazione della mostra di Natascia Ghini all’Orto botanico dell’Università di Siena
Arte, scienza e amore per la natura si uniscono all’Orto botanico dell’Università di Siena: sarà inaugurata sabato 10 settembre, alle ore 16.30, la mostra della giovane artista senese Natascia Ghini, con l’allestimento nelle aiuole del progetto intitolato “Project Viridis.
Natascia Ghini, sensibile al tema della natura, dal 2015 sta portando avanti il progetto “The Informal Eco-Lanscape”, del quale “Vĭrĭdis”, dedicato al ciclo della vita e alle trasformazioni degli esseri viventi, è l'ultima parte.
Patrocinata dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Siena e del Comune di Siena, la mostra rimarrà allestita fino al 30 settembre, visitabile ogni giorno dalle 10 alle 17,30.
L’inaugurazione dell’allestimento unirà danza, letteratura, musica, e teatro, in un evento che si svilupperà in vari punti dell’Orto botanico per tutto il pomeriggio.
L’attore, regista e scrittore Francesco Burroni presenterà i racconti “Storie vegetali“, che fa parte della raccolta “La leggenda dell’antico Granaione”, dove ogni stanza è dedicata a un fiore o a un frutto.
La ballerina Simona Parravicini, accompagnata dal chitarrista Armando Masoni nel progetto Inner Landscapes/Paesaggi Interiori, presenterà una performance di improvvisazioni in danza e musica dal vivo, il cui tema nasce dalla riflessione sulla diversità apparente tra il tempo dell’uomo e quello della natura.
Una merenda per tutti i visitatori concluderà il pomeriggio che si svolge con la collaborazione di Coop – Siena Centro, Bar Pinacoteta, Rasam Tessuti, Only Art Creazioni Floreali.

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L’artista senese Natascia Ghini ha cominciato il suo percorso frequentando l'Istituto d'Arte Duccio di Buoninsegna e l'Accademia di belle Arti a Firenze, laureandosi con lode nell'anno 2012, con una Tesi sul rapporto tra “ Arte e Materia”. Da subito legata alla pittura materica, ha lavorato sulla sperimentazione tecnica, utilizzando la superficie della tela come se fosse una pelle sulla quale imprimere la vita e i suoi eventi. Dal 2016 è chiamata a far parte del Movimento dello Spazialismo Transgeometrico, fondato da Carlo Franzoso in arte “Agathos”.

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