Università degli Studi di Siena
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31/05/2016
SIENA - Lezione concerto a cura del maestro Sergio Balestracci
“Affetti ed effetti. L’espressività nei musicisti europei del primo settecento” è il titolo della lezione concerto che il maestro Sergio Balestracci terrà domani, 1 giugno, nel chiostro del Palazzo di San Galgano (via Roma 57, Siena). Insieme al clavicembalista Carlo Rossi, con i suoi flauti Balestracci proporrà musiche di Jacques Hotteterre, Georg Philipp Telemann, Charles Dieupart.
Spiega la professoressa Gabriella Piccinni, direttrice del dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali: “Questa lezione concerto, aperta alla comunità accademica e alla città, segna l’inizio di una importante collaborazione del nostro dipartimento e dell’insegnamento di Storia della musica con il maestro Balestracci. Il maestro sta infatti per donare una importante banca dati di musiche inedite senesi del diciassettesimo e diciottesimo secolo, molte composte per essere eseguite in Duomo. In occasione della donazione, dopo l’estate organizzeremo concerti ed eventi”.
La lezione di domani, con inizio alle ore 18, è ad ingresso libero.
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Sergio Balestracci, dopo aver iniziato gli studi di musica al Conservatorio di Piacenza, ha studiato flauto diritto con Edgar Hunt diplomandosi successivamente in questo strumento al Trinity College of Music di Londra. Laureatosi in storia moderna all’Università di Torino, ha iniziato molto presto un’intensa attività concertistica nel campo della musica rinascimentale e barocca, contribuendo, tra i primi in Italia, alla riscoperta di quel repertorio.
Direttore dell’Accademia Fontegara di Torino fin dalla sua fondazione nel 1971, ha partecipato nel 1985 alle celebrazioni di Gabrieli con il Consort of Music per la Biennale di Venezia, ha diretto l’orchestra dell’Università di Padova e l’European Baroque Ensemble.
Fondatore dell’Accademia del Flauto Dolce di Torino, è stato direttore artistico dell’Accademia del Santo Spirito dal 1985 al 2003.
Già insegnante di Letteratura poetica e drammatica al Conservatorio di Alessandria, attualmente insegna flauto dolce al Conservatorio di Padova. Nella veste di musicologo, è stato docente presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo e l’Accademia Filarmonica Trentina e ha insegnato Storia della prassi esecutiva al Conservatorio di Milano.
È impegnato non solo nel recupero delle opere musicali barocche italiane, ma anche nello studio della trattatistica rinascimentale e barocca: nel 1992 ha pubblicato la prima traduzione italiana del Trattato sul flauto traverso di Quantz. In ambito discografico ha all’attivo, fra l’altro, incisioni di musiche di Stradella, Benedetto Marcello, Willaert e Dieupart. (Testo di MITO SettembreMusica 2016)



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