Università degli Studi di Siena
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24/04/2015
SIENA - Università di Siena, la gestione annuale si conferma positiva per il secondo anno
Il rettore Riccaboni: “I conti ora sono in ordine. Sempre più energia nei progetti per lo sviluppo dell’Ateneo”


Proseguiranno il reclutamento e la programmazione del personale per ampliare e rinnovare l’organico

Per il secondo anno consecutivo l’Università di Siena presenta un bilancio consuntivo in attivo.
Il documento del 2014, approvato questa mattina dal Consiglio di amministrazione, conferma infatti per la gestione annuale complessiva dell’Ateneo senese un risultato economico positivo, così come già avvenuto, dopo molto tempo, nel 2013.
L’utile rispetto all’anno precedente aumenta di oltre 1 milione di euro, passando da 9,04 milioni a 10,17 milioni di euro, fornendo così un ulteriore segnale di consolidamento dei risultati delle azioni di risanamento messe in atto dall’Università di Siena, nonostante la progressiva riduzione del fondo di finanziamento statale.
“Finalmente la fase di risanamento finanziario è finita, ora potremo continuare a lavorare con ancora maggiore serenità allo sviluppo - ha detto il rettore Angelo Riccaboni in conferenza stampa – la continuità del risultato positivo indica che il nostro Ateneo possiede le condizioni strutturali che consentono un equilibrio fra i ricavi e i costi di competenza. Mi preme sottolineare, a questo proposito, anche il riconoscimento da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che in una recente nota ha elogiato il valore del percorso compiuto per il risanamento. Anche i Consiglieri hanno espresso questa mattina grande apprezzamento, riconoscendo non solo la positività del risultato ottenuto, ma anche la bontà e l’efficacia del lavoro svolto dall’amministrazione, con l’impegno e lo sforzo di tutta la comunità, preziosi per giungere a un traguardo che fino a poco tempo fa sembrava irraggiungibile”.
“Anche l’importo negativo del netto patrimoniale – ha spiegato il rettore - migliora fortemente rispetto allo scorso anno, essendo ormai ridotto a 15,8 milioni di euro, una cifra che risente sia del fatto che il passaggio alla contabilità economico patrimoniale è avvenuto in tempi recenti, sia dei criteri prudenziali utilizzati nella valutazione del patrimonio immobiliare, nel quale non sono stati conteggiati alcuni immobili, come la Certosa di Pontignano e il palazzo del Rettorato”.
“Pur nella soddisfazione del traguardo raggiunto – ha precisato Riccaboni - dovremo proseguire nel criterio di monitoraggio e razionalizzazione della spesa per andare incontro preparati alle modificazioni in corso nella determinazione del Fondo di Finanziamento Ordinario, con la graduale introduzione del costo standard e l’aumento della quota premiale”.
“Con riferimento alla situazione finanziaria – ha proseguito il rettore - occorre evidenziare che il pagamento dei debiti pregressi, se da un lato ci ha consentito di ridurre gli obblighi accumulati nel tempo, dall’altro potrà tradursi in tensioni di liquidità nella gestione corrente di cassa nel 2016, anno nel quale però si estinguerà uno dei mutui stipulati in passato, consentendo successivamente di ridurre in modo significativo le uscite”.
Il rettore, durante la presentazione del bilancio, ha tenuto a sottolineare come l’azione di risanamento sia andata di pari passo allo sviluppo, potenziando le azioni di programmazione e la progettualità, premiata dalle valutazioni nazionali e internazionali, come nel caso dell’indagine Censis, del rapporto fra Quota premiale e Quota base del Fondo di Finanziamento ordinario, dell’ottima performance nella recente VQR e nel ranking QS con riferimento alla citazione della produzione scientifica.
“Grazie all’irrobustimento delle condizioni economiche - ha voluto evidenziare il rettore – a fine 2014 l’Ateneo ha potuto riprendere il percorso di programmazione del personale che si era interrotto per molto tempo. La conferma del miglioramento dei conti, che aspettavamo, ci dà ora la certezza di poter proseguire con il piano straordinario degli associati, oltre i posti che sono già stati banditi, aprendo nel prossimo futuro le procedure per altre 30 posizioni. Inoltre, è stato appena concluso un percorso impegnativo di programmazione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, che consentirà di aprire le selezioni per altre 11 posizioni nell’area medica, 5 ricercatori e 6 professori. Si tratta di un viatico particolarmente positivo per l’Ateneo, che potrà ampliare e rinnovare opportunamente il proprio organico.”
“Continuando sulla strada intrapresa, ora possiamo guardare al futuro con fiducia – ha concluso il rettore - puntando allo sviluppo e all’innovazione, che dovranno tradursi nel mantenimento dell’alta qualità della didattica e dei servizi, e in una sempre maggiore apertura al mondo in chiave internazionale, facendo dell’Università di Siena un volano di traino e di crescita per la città e il territorio”.


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