Università degli Studi di Siena
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16/03/2015
AREZZO - Come si impara nei luoghi di lavoro e nella vita quotidiana? Una settimana di confronto internazionale sulle ricerche nell'ambito della life long education
Come si impara al lavoro e nella vita quotidiana? Due giornate di studio domani e venerdì all’Università Ad Arezzo confronto internazionale sulle ricerche condotte da docenti e studenti nell'ambito della life long education Come si impara nei luoghi di lavoro e nella vita quotidiana? Che ruolo giocano le emozioni nel nostro modo di pensare? Come si sviluppa il pensiero critico? Queste e altre questioni saranno discusse ad Arezzo, presso la sede dell'Università di Siena, durante alcune giornate di confronto internazionale sulle ricerche condotte da docenti e studenti nell’ambito della life long education. Le giornate di studio, domani, giovedì 19, e venerdì 20 marzo, si svolgono presso il Dipartimento dell'Ateneo (viale Cittadini, campus del Pionta). “La discussione”, spiega il professor Claudio Melacarne dell’Università di Siena, “verrà condotta attraverso un approccio laboratoriale con Edward Taylor e Elizabeth Tisdell della Penn State University. Colleghi italiani e stranieri si confronteranno anche con Victoria Marsick della Columbia University di New York sui temi delle metodologie di intervento in azienda e su come rendere l’Università un luogo capace intercettare le esigenze di crescita personale e di sviluppo delle aziende”. I lavori si apriranno domani alle ore 14,30 nell’aula magna del campus del Pionta (viale Cittadini, palazzina Donne) e proseguiranno venerdì mattina dalle ore 9. Alle giornate di studio, organizzate dal Dipartimento universitario di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale, parteciperanno non solo docenti italiani e stranieri, ma anche esponenti del mondo del lavoro - quali il presidente della Camera di Commercio Andrea Sereni e il presidente di Confindustria Toscana Sud Andrea Fabianelli - e rappresentanti degli studenti. “Con queste iniziative”, aggiunge la direttrice del Dipartimento universitario di Arezzo, Loretta Fabbri, “intende inviare un messaggio forte agli studenti che devono sapersi muovere in contesti internazionali e multiculturali. Per diventare un educatore o formatore competente è necessario sempre di più saper parlare inglese, sapersi esprimere in pubblico, essere capaci di portare a termine compiti complessi in autonomia e responsabilità. Questi seminari condotti interamente in lingua inglese intendono fornire agli studenti del Dipartimento occasioni di scambio e di confronto con professionisti e professori di eccellenza provenienti da altri paesi e università. Oltre allo studio teorico intendiamo coinvolgere gli studenti in attività pratiche, in workshop condotti da altri colleghi universitari, in lavori di ricerca in collaborazione con le aziende”. Il programma completo del convegno è pubblicato nel sito del Dipartimento universitario di Arezzo www.dsfuci.unisi.it.