Università degli Studi di Siena
Ufficio Stampa
Comunicati stampa

23/09/2014
AREZZO - E’ dedicata al notariato casentinese nel basso Medioevo la decima edizione dei “Colloqui di Raggiolo”
Si parlerà del notariato casentinese nel basso Medioevo nella decima edizione dei “Colloqui di Raggiolo”. La giornata di studio, organizzata dal Dipartimento di Arezzo dell'Università di Siena e dall’associazione culturale Brigata di Raggiolo, in collaborazione con l’Unione dei Comuni montani del Casentino, si svolgerà quest’anno sabato 27 settembre, con inizio alle ore 10, presso la sede dell’Ecomuseo della castagna.
“Nel dicembre del 1347 - spiega Andrea Barlucchi, ricercatore dell’Università di Siena - il notaio fiorentino ser Rustichello di Guido, all’atto di prendere servizio presso Castel Leone (oggi Montemignaio) come Vicario e Ufficiale del conte Simone da Battifolle, dichiarava nel suo volume di imbreviature di voler scrivere secondo la consuetudine nei notai della 'provincia' del Casentino. Ci si chiede, dunque – prosegue Andrea Barlucchi - se sia esistita una tradizione notarile casentinese. Da tempo è stata notata la concentrazione anomala di professionisti del diritto nella vallata e, secondo Marco Bicchierai, a Poppi nel XIV e XV secolo il 6/7 per cento della popolazione maschile avrebbe praticato stabilmente la professione forense o notarile. I conti Guidi, Palatini di Toscana, godevano del privilegio di rilasciare patenti di notariato e inoltre per amministrare i loro numerosi castelli impiegavano una piccola schiera di notai provenienti anche dall'esterno del loro dominio, come era il caso del nostro ser Rustichello. La domanda è se questo può rappresentare una spiegazione soddisfacente. Anche a Bibbiena nei secoli XI-XII erano molto attivi i notai”.
Sabato prossimo a Raggiolo, oltre a Barlucchi, approfondiranno questi temi Giovanni Cherubini, Franek Sznura, Simone Allegria, Marco Bicchierai e Alarico Barbagli.
La giornata è stata accreditata dalla Fondazione italiana per il Notariato che ha assegnato all’evento il massimo dei crediti formativi (10 crediti).