Università degli Studi di Siena
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08/09/2014
SIENA - Partiti da Livorno i cacciatori di plastica dell'Università di Siena
La nave oceanografica Astrea farà tappa domani a Genova per un incontro pubblico presso l’Acquario

Sono partiti oggi, 8 settembre, sulla nave oceanografica Astrea – di proprietà dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), i ricercatori del progetto Plastic Busters dell’Università di Siena, per proseguire le loro indagini sull’impatto delle materie plastiche sull’ambiente marino.
Da Livorno, la rotta di Astrea attraverserà le aree più sensibili del Santuario Pelagos, passando da La Spezia, Genova, San Remo, proseguendo poi per i porti della Corsica, l’Asinara, e infine Elba e Capraia. Il ritorno è previsto a Livorno il 18 settembre.
Alla spedizione partecipano, oltre ai ricercatori dell’ISPRA e a quelli dell’Ateneo senese, ricercatori francesi dell’Institut Français de Recherche pour l'Exploitation de la Mer (IFREMER) e del Groupe Tortues Marines - Museum National d'Histoire Naturelle (Paris). Sulla nave saranno al lavoro anche ricercatori del Consorzio LaMMA (CNR e Regione Toscana) e dell’Università di Ferrara.
Domani sera, 9 settembre, i ricercatori faranno tappa all’Acquario di Genova, dove terranno un incontro per illustrare gli obiettivi della spedizione e la situazione dell’inquinamento da plastiche nel Mar Mediterraneo.
Interverranno all’incontro, nella sala Nautilus, alle ore 17.30, Maria Cristina Fossi dell’Università di Siena, Francois Galgani di Ifremer Francia, Teresa Romeo dell’ISPRA.
La missione di Astrea rappresenta un’ottima opportunità per approfondire le conoscenze scientifiche ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica e gli operatori commerciali, industriali e turistici con cui l’intero team di Astrea verrà a contatto nei porti.
I ricercatori del progetto pilota Plastic Busters, lanciato lo scorso anno dall’Università di Siena nell’ambito della rete mondiale Sustainable Development Solutions Network, approfondiranno in questa spedizione le indagini sugli organismi sentinella, verificando in particolare l’incidenza di sostanze come ftalati, inquinanti organici persistenti (POPs) e metalli pesanti sui tessuti di pesci, molluschi, tartarughe.

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