Università degli Studi di Siena
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Comunicati stampa

05/09/2014
SIENA - CACCIA ALLA PLASTICA NEL MEDITERRANEO
Scienziati italiani e francesi sulla nave oceanografica Astrea per studiare l’impatto delle materie plastiche sull’ambiente marino


Nel Santuario Pelagos i ricercatori di Plastic Busters proseguiranno le loro indagini per monitorare gli organismi-sentinella

Le plastiche sono tra i maggiori inquinanti del Mar Mediterraneo e costituiscono una grave minaccia sia per l’ambiente marino che per gli organismi che lo abitano. Per approfondire la conoscenza della situazione, scienziati italiani e francesi si imbarcheranno il prossimo 8 settembre sulla nave oceanografica Astrea – di proprietà dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), per un viaggio la cui rotta attraverserà le aree più sensibili del Santuario Pelagos. Si partirà dal porto di Livorno per toccare La Spezia, Genova, San Remo, proseguendo poi per i porti della Corsica, l’Asinara, e infine Elba e Capraia. Il ritorno è previsto a Livorno il 18 settembre. Ogni gruppo di ricerca, grazie al supporto dell’Astrea, specializzata in attività di ricerca nell’ambiente marino, avrà l’opportunità di raccogliere dati sulla presenza delle plastiche e sull’inquinamento da queste determinato.
Alla spedizione, oltre ai ricercatori dell’ISPRA e a quelli del progetto Plastic Busters dell’Università di Siena, parteciperanno ricercatori francesi dell’Institut Français de Recherche pour l'Exploitation de la Mer (IFREMER) e del Groupe Tortues Marines - Museum National d'Histoire Naturelle (Paris). Sulla nave saranno al lavoro anche ricercatori del Consorzio LaMMA (CNR e Regione Toscana) e dell’Università di Ferrara.
In particolare, i ricercatori dell’ISPRA si occuperanno degli aspetti relativi al ruolo delle microplastiche nella catena alimentare, ovvero alla presenza e all’incidenza di frammenti di plastica nei contenuti stomacali di specie ittiche pelagiche e bentoniche, che verranno campionate nel corso della campagna con reti da traino (Plankton hamburg net) e altri attrezzi da pesca.
I ricercatori del progetto pilota Plastic Busters, lanciato lo scorso anno dall’Università di Siena nell’ambito della rete mondiale Sustainable Development Solutions Network, approfondiranno le indagini sugli organismi sentinella, verificando in particolare l’incidenza di sostanze come ftalati, inquinanti organici persistenti (POPs) e metalli pesanti sui tessuti di pesci, molluschi, tartarughe.
La sera del 9 settembre, presso l’acquario di Genova, la prof.ssa Maria Cristina Fossi, dell’Università di Siena, il prof. François Galgani, di Ifremar e la dott.ssa Teresa Romeo dell’ISPRA terranno un incontro per illustrare gli obiettivi della spedizione e la situazione dell’inquinamento da plastiche nel Mar Mediterraneo.
La missione di Astrea rappresenta un’ottima opportunità per approfondire le conoscenze scientifiche ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica e gli operatori commerciali, industriali e turistici con cui l’intero team di Astrea verrà a contatto nei porti.

Comunicato congiunto Università di Siena - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)

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