Università degli Studi di Siena
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11/11/2013
SIENA - Scoperti i resti fossili del più recente “Orso delle caverne” d’Italia, in una grotta della Montagnola Senese
Provengono dalla Grotta del Chiostraccio, nel comune di Monteriggioni, nella Montagnola senese, i resti fossili del più recente orso delle caverne mai trovato in Italia. Si tratta di un esemplare di “Ursus spelaeus”, oggi estinto e scomparso circa 29.000 anni fa.
La scoperta paleontologica è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista “QuaternaryResearch” e vede coinvolti ricercatori delle Università di Siena e Firenze. I resti sono stati scoperti da Ivan Martini, attualmente assegnista di Ricerca presso il dipartimento di Scienze fisiche, della terra e dell’ambiente dell’Università di Siena, associati a resti ossei di altri mammiferi all’interno della Grotta del Chiostraccio, una delle più estese e rappresentative cavità naturali del territorio senese. Lo scheletro rinvenuto non è completo, ma la reale novità è l'età del reperto, uno degli ultimi orsi delle Caverne mai ritrovato in Italia e in Europa.
Anni di studio sono stati necessari per analizzare i resti ossei e per effettuare precise datazioni radiometriche al Carbonio-14. Le datazioni indicano che questo esemplare di orso delle caverne è deceduto in un intervallo temporale compreso tra 29,200 – 28,550 anni fa, rendendolo l’ultimo “Ursus spelaeus” d’Italia e uno degli ultimi d’Europa prima dell’estinzione della specie. Lo studio di questi resti ha portato e potrà portare nuovi dati per comprendere le cause e i meccanismi che hanno portato all’estinzione degli orsi delle caverne.
Lo studio è stato condotto da Ivan Martini e dai professori Mauro Coltorti e Fabio Sandrelli dell’Università di Siena, dal professor Mazza dell’Università di Firenze e da Marco Rustioni del museo di Paleontologia di Montevarchi.

Nelle foto, scattate dagli speleologi della commissione speleologica del C.A.I. Siena "I Cavernicoli", si vede la Grotta del Chiostraccio e la cavità nella quale è stato rinvenuto il reperto. L’ultima foto è stata scattata al momento della scoperta, mostrante un frammento osseo che fuoriesce dal detrito di roccia.


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