Università degli Studi di Siena
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23/10/2013
AREZZO - Online l’Archivio del gioielliere Costantino Bulgari contenente mezzo secolo di ricerche inedite sull’oreficeria italiana
L’archivio del gioielliere Costantino Bulgari è online a disposizione degli studiosi e del pubblico. Il Laboratorio di Storia e tecnica dell’Oreficeria (Lab.Or) dell’Università di Siena (sede di Arezzo), diretto dal professor Paolo Torriti, ha infatti catalogato, digitalizzato e quindi pubblicato in rete i documenti relativi a mezzo secolo di ricerche inedite sull’oreficeria antica italiana, dal Trecento all’Ottocento, condotte da Bulgari. Proprio all’Università di Siena la figlia Anna aveva donato nel 2010 questo patrimonio, oggi consultabile in rete da tutti dal sito web del Lab.Or www.labor.unisi.it.

Costantino Bulgari (1889-1973), figlio dell’argentiere greco Sotiris Voulgaris, fondatore della BVLGARI, e artefice egli stesso, con il fratello Giorgio, dello sviluppo dell’azienda, è stato uno dei massimi esperti di argenterie e oreficerie italiane antiche. Studioso e collezionista di oreficeria, tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio degli anni Settanta, condusse importanti ricerche sugli orafi e gli argentieri italiani, dando vita alla pubblicazione di una raccolta, “Argentieri, gemmari e orafi d'Italia”, divenuta il modello assoluto di riferimento per tutti gli studiosi di oreficeria e argenteria antica.

Dopo la guerra, nel 1947, Costantino Bulgari iniziò una ricerca sistematica, estesa all'intero territorio italiano, finanziando e coordinando le indagini, stabilendo i rapporti con i detentori delle opere e organizzando sopralluoghi, ricerche d'archivio e campagne fotografiche di straordinaria qualità per rilevare gli oggetti e i piccoli bolli presenti su di essi da restituire in stampe fotografiche.

Dopo anni e anni di ricerche, di indagini sui territori, di studi, di corrispondenze con i propri collaboratori, aveva raccolto, con straordinario rigore scientifico, le schede di migliaia di bolli, spesso di argentieri sconosciuti, e innumerevoli relazioni sugli oggetti, di solito mai visti, inediti e rari, divisi per regioni e città; tutto corredato da ottime stampe fotografiche, compresa la 'macro' del bollo, e diverse lastre vitree più antiche.

All'interno dell'archivio sono inoltre presenti una trentina di schedari in legno contenenti centinaia di cartelline su cui sono applicati i calchi in cera dei bolli e il loro positivo riportato in gesso. La collezione è infine arricchita da più di trecento rappresentazioni grafiche di oggetti in argento, sia sacri sia profani. “Consultando online l’Archivio - spiega il professor Paolo Torriti, direttore del Lab.Or - ci troviamo pertanto di fronte a un corpus di grande interesse, costituito da raffinati ed eleganti disegni, spesso acquarellati che, forse più delle riproduzioni fotografiche, ci restituiscono la bellezza e la grazia degli argenti antichi”.

In occasione di “Gold in Italy”, la fiera dedicata alla produzione orafa italiana, ad Arezzo dal 26 al 28 ottobre, il Dipartimento aretino dell’Università di Siena presenterà una mostra sull'Archivio. Verrà esposta una selezione dei materiali, tra i quali una decina di disegni di Giovanni Valli, storico disegnatore dei gioielli Bulgari, e verranno presentati anche alcuni oggetti in argento - caffettiere, candelieri, vassoi, posate e altro - citati e catalogati nell'archivio. Sarà disponibile anche il catalogo della mostra, “L'archivio di Costantino Bulgari”, a cura di Paolo Torriti, Lucia Guidelli, Ilaria Pugi e Lucia Scipioni.