Università degli Studi di Siena
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18/07/2013
AREZZO - Studia Lingue ad Arezzo la 3milionesima studentessa Erasmus
Ilaria Severi, ventidue anni, iscritta al corso di laurea dell'Università di Siena,
Ventisei anni dopo il lancio di Erasmus, tre milioni di giovani hanno avuto la possibilità di fare un’esperienza di studio all’estero grazie a questo programma di mobilità in Europa. Per festeggiare questo traguardo, l’Erasmus Student Network (Esn) ha invitato i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato al programma nell’ultimo anno a impegnarsi per rappresentare, appunto, il tre milionesimo studente Erasmus. Tra le 1800 testimonianze inviate, Esn e la Commissione Europea ne hanno selezionata una per Paese, scegliendo le storie che hanno descritto nel modo migliore le opportunità offerte dal programma.
Per l’Italia è stata scelta quella di Ilaria Severi, studentessa iscritta ad Arezzo al corso di laurea in Lingue e comunicazione interculturale dell’Università di Siena. La storia raccontata da Ilaria, ventiduenne aretina che ha trascorso un periodo di studi di quattro mesi presso il St Mary’s University College di Londra, è pubblicata nel sito della Commissione europea insieme a quella di 33 studenti di altre nazionalità (www.ec.europa.eu/education/erasmus/3million).
“Mi ha fatto piacere essere scelta per questa occasione come testimonial italiana”, commenta Ilaria. “Partecipare al programma Erasmus non significa soltanto studiare, frequentare un’altra università e sostenere degli esami”, prosegue Ilaria: “è aprirsi a un nuovo mondo, a una nuova cultura e capire il vero significato dell’essere un cittadino europeo. Ho sempre sostenuto che studiare una lingua significa molto di più che impararne la grammatica. Dietro una lingua c’è un popolo, una cultura, una tradizione che vanno conosciuti tanto quanto un libro di grammatica e forse di più. Grazie all’Erasmus sono entrata in contatto, ogni giorno, con persone nuove provenienti non solo da paesi europei, ma anche da altre parti del mondo. Questa è la cosa più bella ed eccitante, poter condividere le proprie esperienze e le proprie conoscenze”.